Doctor Strange, un nuovo tipo di eroe targato Marvel

I Marvel Cinematic Studios ci regalano anche quest’anno un altro spettacolare film tratto da uno dei fumetti targati Marvel, Doctor Strange, aprendo così un universo che eravamo abituati a vedere pieno di fantascienza e supereroi ad elementi di magia e “spiritualità”.

Il cast, scelto e talentoso, non ci lascia certo con l’amaro in bocca, grazie alle interpretazioni di Benedict Cumberbatch (che abbiamo già avuto modo di vedere in BBC Sherlock e Hamlet), Chiwetel Ejifor (12 anni schiavo), Rachel McAdams (Le pagine della nostra vita), Mads Mikkelsen (Hannibal) e Tilda Swinton (Grand Budapest Hotel).

Il film, scritto da Scott Derrickson e C. Robert Cargill e diretto dallo stesso Scott Derrickson, ci delizia con degli effetti speciali impressionanti, che ben ricordano il film di Christopher Nolan, Inception, e che portano allo sconvolgimento di spazio e tempo. Così, tutto assume un significato relativo e ben più ampio della normalità. Tutto ciò che eravamo convinti di conoscere come le nostre tasche, il mondo e persino l’universo, vengono sconvolti nella trama di Doctor Strange e persino la razionalità perde il suo valore per aprirci gli occhi sulla spiritualità e la fede. La perplessità del protagonista Stephen Strange verso questo nuovo mondo ben si adatta anche alla nostra e ci fa entrare nei suoi panni di medico egocentrico con manie di grandezza e fedele solo alla scienza. Ma come le sue convinzioni decadono, finendo per convincersi che c’è molto altro aldilà del mero mondo materiale, anche noi lo seguiamo sui suoi passi e ci lasciamo trascinare verso la scoperta dei multiversi e della visionarietà.

L’elemento onirico pertanto non manca, ma nemmeno l’ironia e l’autoironia che aiutano ad alleggerire una trama già fitta e che sembrano essere diventati la firma dei film Marvel.

Insomma, abbiamo un nuovo super-eroe pronto a sacrificarsi pur di salvare il pianeta e coloro che lo abitano e di certo non si fa mancare nulla: carisma, fascino, ironia e quel po’ di egocentrismo e tanta autostima che ce lo fanno amare ancora di più.

Un film che promette bene, e promette di dirigersi verso un seguito che potrebbe andare a intrecciarsi con le vicende e i tentativi di salvare il pianeta del già famoso gruppo dei Vendicatori, grazie a quella piccola chicca finale che ci lascia sorpresi ma molto entusiasti, pur di non uscire dalla sala (o chiudere lo streaming) durante i titoli di coda.

Maja Urukalo

Studentessa di lingue e letterature straniere. A volte scrittrice, più spesso sognatrice.

More Posts - Twitter - Facebook

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi