Il Collettivo Refresh occupa il Cial

Della difficile situazione riguardante gli spazi studio aperti nel weekend si parla da molto, ancor prima che venisse aperta la Buc, che se da un lato viene vista come un fiore all’occhiello della nostra università, dall’altro ha ancora di più alzato le polemiche per le lunghe code che si creano all’apertura la domenica.

Il Collettivo Refresh è voluto passare dalle parole ai fatti: poco prima dell’orario di chiusura i ragazzi del collettivo hanno invitato tutti i presenti a non alzarsi ma a rimanere a studiare anche il pomeriggio, appendendo fuori dalla struttura striscioni per l’iniziativa poi andata a buon fine. Infatti l’amministrazione dell’università ha fatto sapere che il Cial rimarrà aperto oggi fino alle 19 e domani dalle 14 alle 19. Inoltre da quanto afferma il collettivo sulla sua pagina Facebook sembra che abbiano ottenuto l’apertura domenicale anche per il prossimo weekend, mentre sabato 11 ciò sarebbe impossibile per operazioni di trasloco che non consentirebbero lo studio. Lo stesso collettivo aveva manifestato già all’apertura della Buc, facendo scendere una pioggia di banconote finte per indicare lo sperpero di soldi della Provincia, che avrebbe a cuore solo una bella immagine dell’università e non le esigenze degli studenti (ne avevamo scritto qui).

Parallelamente all’azione del collettivo anche i rappresentati degli studenti si stanno impegnando per riportare gli orari del Cial a tempo pieno, facendo così sì che la Buc offra effettivamente spazi in più e che non si limiti soltanto ad aver spostato la biblioteca fuori dal centro. Federico Crotti, presidente del Consiglio degli Studenti, ci ha fatto sapere che del problema se ne è parlato anche nell’ultimo Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio, dove l’università sembra aver preso in seria considerazione il problema, impegnandosi per risolverlo al più presto, anche se non è possibile prevedere tempi certi. Inoltre ieri una delegazione del Consiglio degli Studenti ha incontrato direttamente il Rettore Collini, per parlare del problema spazi e fra le altre cose è stato affrontato anche questo tema. Uno dei punti da risolvere è quello legato al personale che lavora nella biblioteca, perché la cooperativa che gestisce le portinerie non ha ancora aumentato il personale ma solo trasferito quello del Cial alla Buc.

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