Torna al Sanbapolis il Teatro della Meraviglia

Dopo il sold out dell’anno passato, torna a Trento la seconda edizione del Teatro della Meraviglia, il festival di teatro e scienza nato dalla collaborazione tra Compagnia Arditodesìo e Università, Teatro Portland e Opera Universitaria.

Cinque spettacoli dedicati alla scienza e quattro “augmented lectures” saranno messi in scena da giovedì 22 febbraio al 4 marzo al Teatro Sanbàpolis di Trento. Anche quest’anno l’offerta spazia tra le proposte più interessanti nel panorama nazionale rivolte ad un pubblico vasto e interessato, non necessariamente esperto di scienza, ma che vuole essere trasportato verso un mondo dove la Meraviglia è la parola chiave.

Dante “cosmonauta”, gli ultimi passi sulla Luna, l’intelligenza artificiale, l’antimateria, la potenza dei numeri e il genio di un Leopardi amante della scienza: il viaggio del Teatro della Meraviglia porterà gli spettatori attraverso questi e altri argomenti. Il racconto si snoderà nei vari appuntamenti attraverso spettacoli e augmented lectures, vere e proprie lezioni “aumentate” dalla presenza di un artista presente in scena assieme allo scienziato, con l’obiettivo ambizioso di favorire la diffusione del sapere, di raccontare temi cari al mondo della scienza con un linguaggio coinvolgente e innovativo.

«La scienza ci trasforma e quotidianamente ci spinge ai confini di una esistenza spesso difficile da interpretare» ha commentato Andrea Brunello, direttore della Compagnia Arditodesìo, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa «Il genere umano è spericolato e creativo: la scienza e l’arte sono le due cose più preziose che abbiamo. Il Teatro della Meraviglia le celebra senza esitazioni e con grande passione, raccontando il lato umano della scienza. Artisti e scienziati invitano il pubblico a riflettere, capire e conoscere alimentando curiosità e processi di conoscenza in modo professionale e accattivante, appassionato e responsabile, divertente e scientifico».

«Riuscire a veicolare l’emozione e la passione per la ricerca scientifica, utilizzando il linguaggio non formale e la drammatizzazione di vicende anche umane è un traguardo importante per arricchire la disciplina “dura” dei fisici di una espressività che la avvicina a un pubblico più vasto» ha aggiunto il professor Stefano Oss, responsabile del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche. «Tutto ciò permette anche ai fisici di riflettere sul loro modo di insegnare e di relazionarsi con gli studenti, andando oltre la tecnologia e il formalismo tradizionale. Per questo abbiamo investito nella collaborazione con Teatro Portland per dar vita al “Jet Propulsion Theatre”, un’intesa fra i mondi della scienza e del teatro che vede coinvolti in prima persona protagonisti sia del campo della fisica che di quello dell’arte».

Per questa seconda edizione, gli spettacoli in programma sono i seguenti:

  • giovedì 22 febbraio – ore 21 “De Revolutionibus”: nello spettacolo della Compagnia Carullo-Minasi, un sorprendente Leopardi elabora la diatriba fra geocentrismo e eliocentrismo per smascherare la nullità umana e allo stesso tempo descrivere una umanità incapace di prendersi cura della Natura.

  • 24 febbraio – ore 18 “Alberi”: la compagnia Arditodesìo/Jet Propulsion Theatre ci racconta il bosco, ambientazione di storie antiche e inesauribili. Ma come funziona il bosco? Quali sono le sue leggi?

  • 25 febbraio – ore 21 “Noi, Robot”: questo secondo spettacolo della Compagnia Arditodesìo/Jet Propulsion Theatre evidenzia come la relazione fra due “individui”, uno umano e l’altro macchina, non sia affatto semplice e possa portare a dei paradossi insormontabili. Questa nuova produzione esplora anche il cervello umano e gli ultimi traguardi nel campo dell’intelligenza artificiale.

  • 1 marzo – ore 21 “Fatti di numeri” : il Teatro dell’Orsa di Bologna descrive in modo vibrante la mappa del “sapere” che si cela sotto la coperta rigida dei dati. Leggere le coordinate ci rende tutti un po’ più cittadini, non solo consumatori. Gli open data sono come un acquedotto pubblico, se apri il rubinetto puoi conoscere, scoprire, raccontare, comprendere i cambiamenti che ci attraversano, imparando a leggere il mondo.

  • 3 marzo – ore 21 “Sotto un’altra luce. Lo spettacolo della fisica” : in questa produzione del Dipartimento di Fisica dell’Università Statale di Milano, tre scienziati guideranno il pubblico nel sorprendente mondo della fisica, fatto di laser, specchi, cascate di gas e altri strani effetti in grado di farci scoprire le straordinarie proprietà della luce e della materia.

Per quanto riguarda le “augmented lectures”, invece, quest’anno al Festival saranno presenti:

  • venerdì 23 febbraio – ore 21 “L’ultima passeggiata sulla luna” con Stefano Oss, Professore del Dipartimento di Fisica di Trento ed Enrico Merlin, musicista e compositore. Con il loro aiuto si ripercorrerà l’incredibile avventura delle missioni Apollo e dell’astronauta Eugene “Gene” Cernan, l’ultimo uomo ad avere camminato sulla Luna.

  • 2 marzo – ore 18 “Parla come mangi: la fisica al ristorante” con Marina Carpineti, fisica dell’Università di Milano e con gli studenti dell’Alta formazione professionale della cucina e della ristorazione dell’Istituto Enaip di Tione di Trento. Una lezione con degustazione per capire un po’ meglio cosa c’è dietro (e dentro) il cibo che mangiamo.

  • 2 marzo – ore 21 “Il cosmonauta Dante alle origini dell’Universo” con Anna Pegoretti, ricercatrice di Letteratura italiana al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Roma Tre e Laura Anzani, attrice

  • 4 marzo – ore 21 “Cose dell’Anti-Mondo”, con il fisico del Cern Roberto Iuppa e Nadia Ischia (artista della sabbia). La storia di come ci siamo imbattuti nell’antimateria e di come però non l’abbiamo (quasi) mai vista.

Informazioni, programma e biglietti su: www.teatrodellameraviglia.it

Fonti: Ufficio Stampa UniTrento

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