Ex Post: l’arte contemporanea trentina in mostra alla Galleria Civica

di Francesca Altomare

Dal 17 novembre 2018 al 3 marzo 2019 la Galleria Civica di Trento ha ospitato Ex Post, una mostra di arte contemporanea che ha visto come protagonisti Laurina Paperina, Rolando Tessadri, Luca Coser e Christian Fogarolli.

La mostra Ex Post è il felice esito del progetto editoriale che consiste nel recupero delle pubblicazioni dei quaderni ADAC, una raccolta di monografie dedicata agli artisti trentini emergenti. Il progetto, nato nel 1992 dalla visionaria proposta di Gabriella Belli, prima direttrice del Mart, e Diego Mazzonelli, responsabile delle pubblicazioni, ha come intento quello di promuovere la conoscenza di realtà artistiche contemporanee sulla base dei dati raccolti dall’ADAC (l’archivio trentino Documentazione Artisti Contemporanei). Dopo l’interruzione delle pubblicazioni nel 1998, il curatore e attuale responsabile dell’ADAC Gabriele Lorenzoni e il responsabile dei progetti editoriali del Mart, Lodovico Schiera, hanno deciso di rilanciare il progetto con la pubblicazione dei quattro Quaderni che raccolgono le vicende artistiche di Laurina Paperina, Luca Coser, Rolando Tessadri e Christian Fogarolli. Ciascuna monografia è stata redatta in collaborazione con storici e critici dell’arte (rispettivamente Chiara Agnello, Matteo Galbiati, Carlo Sala e Lorenzo Benedetti).

In linea con questo progetto editoriale e in collaborazione con il curatore della mostra Gabriele Lorenzoni, quattro sale della Galleria Civica di Trento sono state affidate e allestite dagli artisti attraverso l’installazione delle loro opere.

Nella prima sala sono state esposte sei tele di Luca Coser realizzate tra il 2016 e il 2018 e un’installazione site-specific. Le sei tele sono state realizzate per sovrapposizione di linee, di colori e di tecniche realizzative con lo scopo di restituire quell’intreccio di sensazioni, di umori e di suggestioni che caratterizzano la dimensione artistica di Coser. L’installazione site-specific consiste, invece, in un lungo tavolo ricoperto di schizzi, collages e fotografie realizzate dall’autore e funge da punto di coesione dell’intera sala. Da una breve intervista emergono importanti riflessioni riguardo il processo artistico di Luca Coser: «sovrappongo sulla superficie del quadro frammenti di memoria personale e collettiva, un insieme inevitabilmente caotico al quale, attraverso le peculiarità della pratica pittorica, cerco di dare un senso e un ordine efficaci». Questa frammentazione è la chiave di lettura di una delle opere più significative dell’esposizione, Eccesso. «In Eccesso», spiega Coser, «le immagini sono del tutto nascoste o assorbite dal bianco, le linee del margine si sono invece moltiplicate andando ad occupare una superfice che prima non prevedeva la loro presenza. In questa “sostituzione” del centro con il margine ripropongo una dinamica consolidata del mio lavoro che vede protagonista il conflitto, il dialogo, il doppio […] Nella logica del frammento e della molteplicità molta letteratura si è intrisa di musica, molta pittura di cinema, molte amicizie di conoscenze occasionali e così via».

Luca Coser, Eccesso, Galleria Civica di Trento

La mostra procede con le Tessiture di Rolando Tessadri; si tratta, in questo caso, di grandi tele monocrome accostate che rivestono quasi totalmente le pareti della sale giocando su effetti di illusionismo spaziale. Ogni opera ha come scopo quello di appropriarsi dello spazio fisico e di dilatarlo per permettere all’osservatore di superare le quattro mura della Galleria e entrare in contatto con la vocalità astratta dell’artista.

Rolando Tessadri, Tessiture, Galleria Civica di Trento

Il percorso espositivo prosegue nel piano interrato della Galleria. Il passaggio da un piano all’altro della mostra segna simbolicamente il passaggio da una dimensione dominata dall’astrazione ad una dimensione concreta e a tratti violenta che caratterizza le opere di Laurina Paperina e di Christian Fogarolli.

La sala dedicata alle Animazioni Video di Laurina Paperina è letteralmente invasa da intermittenze di luci, da psichedelie cromatiche, da suoni spettrali che catturano l’osservatore e lo catapultano in una dimensione irreale e a tratti inquietante. I personaggi grotteschi che popolano le tele di Laurina Paperina mettono in ridicolo, con un’ironia pungente, i falsi miti contemporanei e raccontano con uno sguardo dissacrante e provocatorio le luci e le ombre di una generazione fragile e contradditoria, responsabile dei peggiori scempi ma sempre pronta a lasciarsi ipnotizzare dal coloratissimo mondo dei cartoons. «Il mio lavoro» afferma Laurina «cerca di essere uno specchio del mondo in cui viviamo, è una critica ironica del nostro tempo». In riferimento ad una delle installazioni più significative della sala, The Wall of Shame, Laurina ci racconta come è nata l’idea dell’opera: «L’idea di questa installazione, composta da decine di disegni, fotografie e piccoli dipinti, parte dal concetto delle Halls of fame, ovvero quei luoghi, come musei o spazi pubblici, adibiti a collezionare cimeli o forme di tributo di una o più celebrità. Wall of Shame è dunque il mio muro della vergogna, un centrifugato di quel che assorbo tra vita reale, social media e televisione. Leggende, cospirazioni e complotti sono un’immensa fonte di ispirazione per me. Tra queste spicca la storia del Club 27, personaggi del mondo della musica e dell’arte, tutti morti all’età dei ventisette anni. L’opera esposta in mostra è la mia rappresentazione dei personaggi più noti di questa vicenda, che vuole ironizzare sull’assurdità del mondo contemporaneo fatto principalmente di contraddizioni e di superficialità.» L’artista, tuttavia, non nasconde la sua ammirazione nei confronti di questo grande serbatoio di antieroi: «è una lotta sì, ma è sottile il confine tra critica e ammirazione; Io lavoro con tutto quel che è popolare e lo stereotipo è una sorta di archetipo delle culture di massa e io ci sguazzo come una papera nello stagno. Gli stereotipi assumono spesso un’accezione negativa ma per me sono anche spunto di valorizzazione, alcuni diventando icone ed eroi del mio immaginario. C’è anche dell’autocritica oserei dire, Laurina Paperina diventa personaggio, diventa stereotipo e spesso infatti finisce morta o mutilata in qualche anfratto dei miei mondi».

Laurina Paperina, The Wall of Shame, Galleria Civica di Trento

L’esposizione termina con le opere alienanti di Christian Fogarolli; due sculture e due installazioni site-specific che affrontano il tema del disagio psichico. Le sculture di Fogarolli si sgretolano al suolo evocando simbolicamente lo sgretolamento della psiche e la tendenza costante a lasciarsi sopraffare dalle passioni. Le luci fredde e incostanti che illuminano i frammenti scultorei fanno vibrare le stanze della Galleria ricreando quel senso di eccitamento sinaptico che costituisce il filo rosso dell’esperienza artistica di Fogarolli.

Christian Fogarolli, Lithotherapy, Galleria Civica di Trento

La mostra Ex Post ha raccontato, attraverso un percorso espositivo che procede per steps, quattro diversi modi di percepire la realtà contemporanea e di reagire ad essa partendo dalle opere di introspezione di Coser proseguendo con gli illusionismi astratti delle Tessiture di Tessadri per poi passare alla satira grottesca di Paperina e concludersi con le visioni alienanti di Fogarolli. La mostra si propone come momento di riflessione sulla condizione dell’arte e sul ruolo dell’artista in un’epoca sempre più complessa. In vista della conclusione della mostra è sorto spontaneo chiedere agli artisti in che modo e se sia possibile avvicinare i giovani di oggi all’arte contemporanea e il responso finale sembra essere quello di procedere verso uno sdoganamento dell’arte contemporanea da una dimensione di sterile concettualismo e di tentare di avvicinarsi al loro linguaggio e alla loro sensibilità lasciando loro la libertà di esprimersi indipendentemente da logiche e convenzioni prestabilite.

Per eventuali approfondimenti

  • I Quaderni ADAC

Prossime esposizioni organizzate dalla Galleria Civica di Trento

  • 23 marzo -12 maggio 2019: A tu per tu di Mauro de Carli e Piermario Dorigatti a cura di Margherita de Pilati
  • 30 maggio-8 settembre 2019: Everyday Life. Globalizzazione, Nazionalismo, Rappresentanza a cura di Gabriele Lorenzoni e Carlo Sala in collaborazione con il Festival dell’Economia 2019
  • 21 settembre 2019-26 gennaio 2020: Assenze e Presenze di Gianni Pellegrini a cura di Margherita de Pilati

Redazione

La redazione de l'Universitario è composta perlopiù da studenti dell'Università di Trento

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