TERRA MALA: Viaggio nella Terra dei Fuochi

di Francesca Altomare

Dal 9 febbraio al 6 maggio 2019 il Museo Diocesano Tridentino ospita Terra Mala: viaggio nella Terra dei Fuochi, una mostra fotografica realizzata da Stefano Schirato in collaborazione con Padre Maurizio Praticello.

Il progetto fotografico di Stefano Schirato racconta la realtà troppo spesso dimenticata della Terra dei Fuochi, una sottile striscia di terra racchiusa tra le province di Napoli e Caserta da anni lacerata dagli effetti dello smaltimento illecito di tonnellate di rifiuti industriali. Il progetto nasce nel 2011 ma, a differenze di altri due progetti fotografici portati a termine nello stesso anno (la documentazione fotografica del disastro ambientale dell’Ilva di Taranto e del traffico illegale di materiale radioattivo in Russia realizzato in occasione del venticinquesimo anniversario dall’esplosione del reattore nucleare della centrale di Chernobyl), Terra Mala ha avuto una gestazione più complessa. «Nonostante la tematica ambientale sia sempre stata al centro dei miei lavori», spiega Schirato, «non riuscivo a capire in che modo rendere il dramma della Terra dei Fuochi con le mie fotografie; le uniche cose che il mio obiettivo riusciva a catturare erano le gigantesche colonne di fumo che si propagavano dai roghi dei rifiuti industriali e le immense distese di cenere che il fuoco lasciava. Non nego di essere stato sul punto di abbandonare il progetto ma poi è successa una cosa che ha cambiato le sorti del mio lavoro: ho incontrato Don Maurizio Patriciello. Don Maurizio non è solo il simbolo della lotta contro lo smaltimento illecito di rifiuti ma è diventato più di tutti il paladino delle vicende di questa Terra Mala. Da quel momento i miei occhi hanno cominciato a guardare oltre le immense colonne di fumo, oltre le distese di cenere e il mio obiettivo per la prima volta è riuscito ad inquadrare lo spirito profondo di questa terra: i suoi abitanti». Troppo spesso quando si parla di Terra dei Fuochi si pensa alle scorie, alla cenere, ai liquami, ai fumi perché sono le cose che subito ci saltano all’occhio. Ma la Terra dei Fuochi non è solo questo, la Terra dei Fuochi ha anche un altro nome, forse meno poetico, ed è quello di leucemia linfoblastica. Wikipedia definisce la leucemia linfoblastica come «un tipo di leucemia di natura maligna con carattere progressivo […]. La contaminazione organica con isotopi radioattivi, (specie del fosforo, P32, o dello zolfo, S35) che hanno predilezione per i tessuti a rapido ricambio (come il midollo emopoietico) è stata spesso associata alla comparsa di questo tipo di leucemia», Schirato, invece, la descrive in un altro modo: la culla di Riccardo, morto nel 2009 a causa di una leucemia linfoblastica all’età di 22 mesi.

La culla di Riccardo nella stanza dei genitori. Fotografia di Stefano Schirato, Museo Diocesano Tridentino.

Questo è quello che accade quando si parla di Terra dei Fuochi; si cercano definizioni, si cercano sondaggi, si cerca il “male minore” senza mai fermarsi a guardare in faccia le ferite reali di questa terra. Gli scatti di Schirato sono senza colore, senza suono, fatti di luci e ombre, di sussurri e sguardi e il nitido bianco e nero mostra il silenzio sofferto di questo dramma, decontestualizzandone le coordinate storiche e facendo di una foto un solenne epitaffio. Ma il viaggio non si conclude con una rassegnata contemplazione ma prosegue trasformando il dolore in resilienza, la paura in coraggio e la rabbia in lotta contro la camorra. Di lei, della vigliacca responsabile di questo scempio, tuttavia, non parlerò. Non parlerò della camorra perché all’infamia preferisco la dignità e, come Schirato dedica all’infamia e all’arroganza dei camorristi un solo scatto, io dedico alla camorra una sola frase: La camorra è una montagna di merda.

Striscione scritto da Gabriele Aiello, 15 anni, attivista e leader dell’associazione studentesca C’attacis a’salut; Fotografia di Stefano Schirato, Museo Diocesano Tridentino.

Il Museo Diocesano Tridentino offre, con l’organizzazione della mostra Terra Mala: viaggio nella terra dei Fuochi, l’occasione di partecipare alla scoperta di una delle ferite più profonde e non ancora rimarginate del nostro paese con l’intento di sensibilizzare gli osservatori e di condividere, con rinnovata spiritualità, pensieri e riflessioni.

Gallery

 

Per approfondire si consiglia la lettura di:

  • Terra Mala, il catalogo della mostra di Stefano Schirato
  • Altri reportage di Stefano Schirato: Gli occhi della Cambogia; Chernobyl 25: l’ultimo uomo nella Zona rossa; La rotta balcanica; Saharawi
  • Madre Terra, Fratello Fuoco. Maurizio Patriciello e le mamme della Terra dei Fuochi di Maurizio Patriciello
  • Diario di una Kemionauta di Maura Messina

Prossimi eventi organizzati dal Museo Diocesano Tridentino

  • Venerdì 22 marzo 2019, ore 17.30: L’elemento umano. Il Reportage sociale. Incontro con il fotografo Stefano Schirato.
  • Sabato 23 marzo 2019, ore 09.00-17.00: Story-telling: come raccontare una storia in immagini. Workshop a pagamento condotto da Stefano Schirato

Per maggiori informazioni è possibile consultare:

 

  • Il sito internet del Museo Diocesano Tridentino:

https://www.museodiocesanotridentino.it/

Redazione

La redazione de l'Universitario è composta perlopiù da studenti dell'Università di Trento

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