Con Biblioè il palazzo delle Albere si riempie di libri

TRENTO. Tutti gli studenti trentini conoscono il SBT, meglio conosciuto come Sistema Bibliotecario Trentino: ti colleghi al sito web, cerchi il libro che ti serve e spulci tra le varie biblioteche quelle che possano offrire la migliore copia disponibile.

biblioe1Non tutti sanno cosa sia il progetto Biblioè – 150 luoghi comuni, un’iniziativa organizzata dallo stesso SBT in collaborazione con il Servizio Attività Culturali della Provincia Autonoma di Trento. Una manifestazione locale che dal 21 aprile, al palazzo delle Albere di Trento, offre gratuitamente la possibilità di conoscere dall’interno le oltre 150 piccole realtà bibliotecarie della provincia trentina e di sfatare alcuni luoghi comuni che limiterebbero la biblioteca ad un mero magazzino di libri in disuso. Varrebbe davvero la pena interessarsi alle tante preziose iniziative che il SBT organizza ogni anno, con la finalità di preservare una cultura, soprattutto cartacea, oggi data sempre più per scontata.

Il nucleo centrale di Biblioè è dunque una pluralità di incontri e laboratori interattivi (per tutte le età) che si snodano tra le più varie tematiche culturali e desiderano elevare la silenziosa realtà delle biblioteche locali a patrimonio librario di inestimabile valore.


Palazzo delle Albere invaso di libri

L'ingresso del palazzo (foto: Chiara Superbi)

L’ingresso del palazzo (foto: Chiara Superbi)

L’ambientazione del palazzo delle Albere si sposa perfettamente con il prestigio della cultura che alimenta questo evento, in un delicato richiamo al passato che accentua il fascino dei libri presenti. Le varie sale del palazzo sono strutturate per contenuti tematici: il primo piano è interamente adibito a laboratori interattivi, mentre salendo al secondo è possibile riscoprire il gusto dei libri in una serie di sale allestite a luoghi di lettura. Le pareti in mattonata dell’antico palazzo sono tappezzate di strips fumettistiche e vignette d’autore e lasciano incise macchie di colore che staccano dalle tonalità asettiche del pavimento. Stand, tavoli con brochures e calendari in omaggio, teche con antichi volumi pregiati che è possibile osservare a distanza per preservare il valore del tempo trascorso: Biblioè è una mistione di generi, stili ed innovazioni bibliografiche che immergono i partecipanti in una quiete distaccata per l’intero tempo di percorrenza della mostra.

Ci muoviamo assorti in questa surreale atmosfera del passato, lasciando che l’odore di carta stampata ci accompagni. In un piccolo salotto stanno conducendo un’intervista. Nella stanza accanto alcuni puff invitano ad entrare, a rilassarsi, ad ascoltare la voce calda dell’audiolibro proiettato nelle casse. Alcune impiegate passeggiano tra le varie stanze.

I libri a disposizione (foto: Chiara Superbi)

I libri a disposizione (foto: Chiara Superbi)

Ma la cosa che inevitabilmente ci colpisce sono i cumuli di libri che si spargono nel palazzo da quando si entra fin sulle scale, negli angoli, sulle mensole, sui davanzali delle vecchie finestre da cui si vede appannato il giardino del Muse. Invitano ad uno sguardo dapprima fugace, poi approfondito, selettivo. Invitano noi lettori a far scorrere una mano sulla carta ingiallita, su quelle copertine di altri tempi. Possiamo prendere tutti i libri che vogliamo e portarli a casa. Possiamo fare regali. Biblioè è anche questo: una serie di libri più o meno noti che le Biblioteche Trentine mettono a disposizione dei propri lettori. Libri nuovi e del secolo scorso. Libri di storia, geografia, romanzi rosa e guide turistiche. Romanzi epistolari e premi Strega, che chiunque può prendere gratuitamente, senza l’obbligo di riconsegna. Una meravigliosa concessione, dunque, per permettere a quelle vecchie pagine e ai loro profumi nascosti di muoversi tra le mani dei cittadini.


Cosa aspettate quindi? Biblioè termina il 25 aprile ed offre non solo la possibilità di conoscere nuovi titoli, ma anche di incontrare autori, giornalisti, bibliotecari, artisti e persone che hanno fatto della cultura, anche libraria, l’essenza della propria professione. Il programma è denso (lo si trova qui), e il tempo incalza. Non lasciatevi sfuggire questa preziosa occasione!


Chiara Superbi


Chiara Superbi

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