La Bussola del Pinguino – Edimburgo, Scienze e tecniche di psicologia cognitiva

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

Nome e cognome: Maurizio Luciani
Corso di laurea a UniTN: Scienze e tecniche di psicologia cognitiva
Università ospite: Università di Edimburgo
Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: primo semestre del terzo anno
Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Ho trovato il posto in studentato, anche se è stato più complicato del previsto: le strutture di Edimburgo erano in overbooking e per il primo mese siamo stati in hotel, per poi essere trasferiti in uno studentato in centro. Comunque mi sono trovato molto bene. I costi erano in linea con il resto del Regno Unito, quindi abbastanza alti ma sostenibili con la borsa di studio.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

L’università era ancora chiusa a causa della pandemia ed era prevista la didattica a distanza, quindi non ci sono mai entrato; comunque, la mia sede era in centro e andavo spesso nelle biblioteche, che sono sparse per la città. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, ad Edimburgo funzionano bene ma sono molto costosi (si parla di 60 euro al mese, una bella differenza rispetto a Trento); comunque potrebbero anche non servire, in base a dove si trova lo studentato: io, ad esempio, ho preso l’abbonamento solo per il primo mese, poi mi sono spostato sostanzialmente a piedi.

Quali esami hai dato durante questa esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?

Ho dato tre esami a Edimburgo, che hanno sostituito quattro esami di Unitn: psicologia del lavoro, personalità e motivazione, metodi quantitativi per la ricerca e psicologia del lavoro. In totale erano 30 crediti. Gli esami si basano più sul ragionamento, spesso bisogna scrivere degli essays e ragionare sull’argomento, un metodo più funzionale: sono molto poco mnemonici rispetto a quelli in Italia. Il periodo di lezioni e di esami dura insieme circa tre mesi, in cui si riesce a fare tutto, per cui gli studenti hanno anche molto più tempo libero tra una sessione e l’altra.

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Tutti e tre i corsi erano insegnati con modalità simili, cioè solo una lezione a settimana con lavori di gruppo e poi lavori individuali. Mi è piaciuto di più il corso su personalità e motivazione, più vicino ai miei interessi personali. 

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

Edimburgo è una città molto grande, offre molte più opportunità rispetto a Trento. C’è il centro storico, posto su una collina, con tutti i castelli e i palazzi storici, mentre fuori dal centro ci sono i quartieri commerciali più moderni. I mezzi pubblici funzionano bene anche dopo la mezzanotte, per cui fare serata fino alle 3 di notte dall’altra parte della città non era un problema. 

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Di monumenti consiglierei i castelli e Arthur’s Seat, un punto panoramico da cui vedere tutta la città. Per quanto riguarda il divertimento, ci sono tantissimi pub e locali, per cui c’è l’imbarazzo della scelta; uno che mi era piaciuto molto era un arcade bar alla fine di Princess Street, dove si poteva sia bere che giocare ai videogiochi. 

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Il costo della vita è molto più alto, praticamente spendevo il doppio rispetto a Trento. La borsa, circa 600 euro al mese, copriva metà delle mie spese. Sicuramente studiarci senza il programma Erasmus è molto più dispendioso.

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Consiglio agli studenti che vogliono partecipare al programma Erasmus di farlo il prima possibile, così da avere molti più corsi tra cui scegliere da svolgere in mobilità. 

Contatti

Instagram: @maurizio.luciani23

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