Tirocinio con AIESEC: l’esperienza di Nicolò a Lund, Svezia

­Corso di laurea a UniTN

Ho finito a dicembre 2022 il corso magistrale in Computer Science. In triennale, invece, ho studiato Ingegneria delle telecomunicazioni.

Paese ospite

Sono in Svezia, nella città di Lund. È una zona molto universitaria, piena di studenti e in generale ricca di gente che viene da fuori.

­Periodo in cui si è svolta l’esperienza

Ho iniziato ad aprile 2022 e finirò il 21 maggio 2023, quindi il progetto dura 14 mesi. A marzo ho firmato con questa stessa azienda un contratto a tempo indeterminato. Con lo stipendio sono riuscito a vivere in maniera indipendente per tutto il tempo di permanenza.

­Breve descrizione del progetto

Lavoro nel team di cyber security presso l’azienda internazionale di Alfa Laval, che si occupa di produrre diversi tipi di macchinari, prevalentemente nel settore energetico, marino e culinario. Il principale prodotto dell’azienda sono gli scambiatori di calori.

Il mio team è stato creato poco tempo fa. Io in particolare mi occupo di vulnerability assessment, ossia testare giornalmente applicazioni e sistemi per assicurarmi che essi siano protetti da eventuali tentativi di hackeraggio.

Come hai conosciuto AIESEC?

L’ho conosciuto al mio primo anno di magistrale tramite un webinar online sponsorizzato dall’università. Ho partecipato, mi è stata mostrata la piattaforma e l’ho trovato molto interessante. Ho guardato sul sito cercando esperienze ma senza trovare nulla. Ho quindi messo in pausa la ricerca per il primo anno di master. L’anno scorso, siccome avevo bisogno di fare un tirocinio in quanto richiesto dall’università, ho ricominciato a cercare e ho trovato questa opportunità.

Come hai trovato questa esperienza?

L’ho trovata sul sito. Siccome AIESEC offre anche progetti per neo-laureati ho deciso di dare un’occhiata. Mi sono candidato solo per questa opportunità senza cercare altre opzioni, poi fortunatamente sono stato preso quindi non ho avuto bisogno di cercare altro.

Sono Rientrato sotto i progetti Erasmus per far valere il tirocinio, questo ha reso tutto un po’ caotica per via delle necessità burocratiche dell’università. Ho ricevuto comunque i 6cfu da tirocinio.

Come ti sei preparato all’intervista con l’azienda?

Il CV l’ho fatto su canva col supporto dei membri di AIESEC. Prima avevo Europass ma scoprendo canva ne ho capito l’efficacia. L’intervista è stata molto rilassata, ho fatto la prima con un ragazzo di HR, che prima era anche stato membro del comitato svedese di AIESEC. Poi ho fatto dei colloqui tecnici ma abbastanza basici. Infine, ho fatto una task scritta, seguita da un’intervista in cui mi è stato chiesto di parlare delle risposte che avevo dato nella task. Nessuna di queste interviste è stata particolarmente specifica o pesante, quello che cercavano oltre alle competenze minime è l’attitude, la voglia di fare. Il processo è stato lungo nel tempo, ho iniziato a novembre e finito a febbraio.

Che tipo di servizi ti sono stati offerti dal paese ospitante?

Ho avuto lo stipendio, abbastanza da potermi permettere vitto e alloggio. La cosa per cui non ero pronto era la situazione affitti in Svezia. All’inizio ho fatto fatica a trovare casa e ho incontrato diversi scammer. Il primo periodo è stato difficile ma alla fine ho trovato un appartamento condiviso, dopodiché nel secondo periodo mi sono spostato in un monolocale.

Com’è l’ambiente lavorativo? C’è qualcosa di diverso da ciò che ti aspettavi?

Mi sono trovato bene, ho trovato quello che mi aspettavo. Dopo un mese e mezzo di assestamento, in cui ho svolto lavori generici che mi permettessero di capire un po’ l’andazzo dell’azienda, ho avuto l’opportunità di concentrarmi di più su quello che mi interessa, col supporto dei colleghi e di un tutor. Il mio capo è molto aperto e ha una buona mentalità, molto flessibile con l’orario di lavoro e con lo smart-working. Infatti, in un periodo in cui sono stato malato, ho anche avuto la possibilità di lavorare da casa. Ho trovato l’ambiente di lavoro molto stimolante e mi è stata data la possibilità di gestire il mio lavoro come meglio credevo e in base alle mie necessità, senza particolari pressioni.

Match con la job description riportata sul sito di AIESEC ottimo, se non meglio. Ho anche la possibilità di prendere delle certificazioni col supporto dell’azienda. Molta più flessibilità rispetto agli standard italiani.

Come pensi sia stato/sia il supporto che ti danno i volontari di AIESEC?

Ho avuto molto contatto all’inizio della mia esperienza. Ci sono stati dei buchi riguardo l’accomodation perché non mi era stata fatta presente la situazione con gli affitti. Ho fatto un meeting di preparazione dove mi sono state date tante informazioni utili ma hanno anche tralasciato alcuni aspetti che si sono poi rivelati essere importanti, come il dovermi creare un person number per accedere ai servizi svedesi.

Un ragazzo di AIESEC mi ha accompagnato a lavoro il primo giorno e mi ha supportato nell’apertura del conto corrente. I membri di AIESEC Trento hanno comunque cercato in tutti i modi di essermi di supporto, anche insistendo con il comitato svedese, senza però ricevere troppe risposte.

A parte questo, comunque, in generale il supporto di AIESEC è stato molto positivo, abbiamo mantenuto i contatti e mi sono sentito in gran parte supportato. I ragazzi italiani mi hanno messo a mio agio e si è creata una bella situazione perché conoscevano il mio percorso e sono stati in grado di aiutarmi quando necessario.

Com’è stato l’impatto con un ambiente lavorativo e culturale diverso?

A livello lavorativo è stato molto facile, il primo mese è stato molto di assestamento e non ho ricevuto nessuna pressione in azienda. Mi è sembrato di stare in università e ho potuto applicare le mie conoscenze accademiche al mio lavoro. Col tempo poi le cose si sono velocizzate e l’azienda mi ha dato lavoro da fare perché mi vedevano proattivo e volenteroso.

A livello culturale, io conoscevo più o meno la cultura svedese perché ci ero già stato con uno scambio. Alcuni stereotipi sugli svedesi sono veri, stanno molto nel loro e a primo impatto possono sembrare un po’ chiusi. Fortunatamente però l’azienda è molto internazionale quindi ho conosciuto persone da diversi luoghi e con culture anche più simili alla mia.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Ho visitato molto il sud della Svezia e ho facilmente raggiunto anche Copenaghen (20 minuti di treno da Lund). Consiglio le spiagge (Ystad) e alcune città, poco conosciute ma molto belle (in particolare Benn, un’isola che si raggiunge col battello e si può girare in bici. Ci sono piccoli musei e oggetti antichi durante il tragitto. Poi Falsterbo, ha tante spiagge e si possono noleggiare casette sul mare, dotate di saune e spa) Queste ultime in particolare sono molto popolari in Svezia e spesso si trovano vicino al mare.

D’inverno si può andare al nord per vedere l’aurora boreale e i cani da slitta (in città come Kiruna) anche se il viaggio da Lund è un po’ lungo (circa 15h di treno). Ci sono hotel ghiacciati da visitare.

Come valuti il costo della vita in quella città?

Più caro rispetto all’Italia, io comunque venendo da Riva del Garda ero abituato. Soprattutto mangiare e bere fuori costa molto. In generale, comunque, il costo è molto bilanciato rispetto agli stipendi. Ci sono un sacco di benefit (dichiarazione dei redditi ad esempio velocissima, i sistemi sono quasi tutti digitalizzati). Ovviamente tutto ciò se hai il person number, che quindi è la prima cosa da fare se si vuole andare in Svezia per un tempo prolungato.

Cosa pensi ti abbia dato in più partire con AIESEC?

Sicuramente trovare il lavoro in sé per sé, altrimenti non sarei mai entrato a contatto con questa azienda, in quanto non si concentra sulla cyber security. Mi ha dato il piglio inziale e le informazioni necessarie per iniziare a organizzarmi e gestire l’esperienza. Ho avuto informazioni relative a cosa mi sarei dovuto aspettare e supporto, soprattutto all’inizio.

Consiglieresti l’esperienza?

Si, tantissimo. È vero che 14 mesi sono tanti però provare mi ha dato anche l’idea di voler continuare il progetto lì. Anche se non si è sicuri di voler fare 14 mesi consiglio di fare una cosa a durata media per rendersi conto dell’esperienza. Lo consiglierei se si hanno pochi esami da dare e se si ha il tempo.

Contatti

ig: @lctrento_
sito web: www.aiesec.org

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