FUMETTO GENERE MINORE: “LA CURA DEL DUBBIO”

Per questo mese la rubrica “Fumetto Genere Minore” si sposta sul genere distopico. Come in ogni universo distopico che si rispetti, è presente una dittatura autocrate onnipresente che controlla un aspetto peculiare della vita dei suoi sudditi.

La graphic novel di oggi, “La Cura del dubbio” di Elisabetta Romagnoli, ci descrive un futuro, non troppo distante dai tempi attuali, in cui il governo sta promuovendo una ricerca per curare le persone dalla capacità di dubitare: ha, infatti, dichiarato fuorilegge il dubbio, che è descritto come una malattia incurabile e potenzialmente contagiosa. Chi risulta malato è obbligato per legge ad indossare una maschera africana con il muso di un animale coprente l’intero viso, e chi dubita apertamente in un luogo pubblico, anche solo inconsciamente, è classificato come terrorista e arrestato dalla polizia.


Il protagonista di questa storia è un giovane scienziato incaricato dal governo per creare la cura per il dubbio. Ci lavora da ormai tre anni, ma non l’ha ancora prodotta e mancano due mesi alla scadenza imposta per la sua commercializzazione. I funzionari, preposti a monitorare gli andamenti della ricerca, fanno a lui e al suo collega sempre più pressione affinché producano un prototipo; lo scienziato, allora, promette loro di averne uno già pronto entro i termini stabiliti e chiede delle nuove cavie, in seguito al massacro reciproco delle precedenti.
Una volta ricevute, ricomincia assieme al suo collega la ricerca. Mentre osserva i risultati degli esperimenti, però, inizia a dubitare, a porsi domande sulla necessità di sbarazzarsi di questa capacità: “Perché perdere una nostra difesa?”, “Cosa ci guadagna il governo?” e “Sarà vero che la vogliono creare in nome della serenità e della sicurezza dei cittadini?”. Inoltre, si interroga sulle ragioni per cui ha interrotto la relazione con una sua collega, la quale era già dubbiosa sullo scopo della ricerca promossa dal governo.


L’autrice romana di questa graphic novel, Elisabetta Romagnoli, ci illustra l’importanza del saper dubitare. Questa capacità, però, è assai difficile da sviluppare, in quanto viviamo in un’epoca in cui tutti si sentono tuttologi e la parola del saggio vale meno di quella dello stolto. Il dubbio è tuttavia molto importante, non solo in quanto istintiva capacità di difesa, ma anche come strumento potente che, in alcuni campi, permette di creare terreno per la ricerca.

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