3 domande sulla Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti

Il 5 Luglio nella casella di posta elettronica degli studenti dell’Università di Trento è arrivata un’email con  questo oggetto: “La tua opinione sulla Carta dei Diritti e dei Doveri”. Si parlava di un documento che coinvolge tutta la comunità accademica trentina, il cui contenuto andrà ad influenzare il modo in cui viviamo la quotidianità all’interno dell’Università. I nostri rappresentanti, prima di portare in votazione il testo all’interno del Consiglio degli Studenti e del Senato Accademico, hanno pensato fosse importante dare a ciascun studente la possibilità di esprimere il proprio parere sui contenuti  della Carta e rispondere a curiosità o dubbi. Noi abbiamo cominciato con queste tre domande a Paolo Anfosso, delegato del Consiglio degli Studenti alla Carta dei Diritti. Attraverso questo form ti sarà possibile inserire i tuoi commenti, suggerimenti o critiche a ciascuna sezione della Carta: https://goo.gl/forms/YrWmpBF6ZjuOEEhu1 (NB. potrai compilarlo una volta sola).

Cosa è la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e perché avete deciso di redigere questo documento?

La “Carta dei diritti degli studenti” è un documento presente in numerose realtà universitarie italiane ed estere, di cui purtroppo il nostro Ateneo e sprovvisto. Esso ha la funzione di tutelare lo studente sancendo una serie di diritti che lo rendano membro a pieno titolo della comunità accademica, cercando dunque di superare la concezione che lo vorrebbe come semplice fruitore dei servizi offerti dall’Università. Proprio in quest’ottica abbiamo deciso di inserire al suo interno una sezione dedicata ai doveri, perché la piena integrazione a cui aspiriamo passa anche per un’assunzione di responsabilità da parte dello studente, di pari passo con l’introduzione di tutele che mirano a ridurre le ambiguità e le situazioni di disagio vissute durante il proprio percorso accademico. Non è la prima volta che proviamo a far approvare questo documento, ma questa volta abbiamo portato avanti un percorso partecipato, partito con una prima consultazione degli studenti per far emergere tutte le problematicità presenti all’interno della nostra Università, oltre ad un proficuo dialogo con i docenti ed il personale amministrativo presenti all’interno della commissione che si è occupata della stesura della bozza. La natura di questo percorso ci ha permesso di redigere un testo nato da un confronto orizzontale ed aperto, e non una  rivendicazione unilaterale di tutele e diritti.

Quali sono le ripercussioni di un’eventuale approvazione di questa Carta per gli studenti del nostro Ateneo?

La carta contiene differenti sezioni: didattica, tirocini, internazionalizzazione, studenti con esigenze specifiche, modalità di valutazione, rappresentanza e partecipazione. In ciascuna di esse abbiamo cercato di definire dei principi utili a chiarificare alcune zone grigie,  situazioni in cui spesso ci si è sentiti dire “non è scritto in alcun regolamento”, lasciando spazio a situazioni dubbie che danneggiano gli studenti. Un esempio? I risultati di esami scritti pubblicati pochi minuti prima dell’inizio dell’integrazione orale.Non si tratta di un regolamento, i principi contenuti nella carta dovranno essere adeguatamente recepiti all’interno dei regolamenti delle strutture, per questo sarà fondamentale il lavoro di rappresentanza ma anche di ciascuno studente, sarà importante che tutti conoscano questo documento, una volta approvato, per tutelarsi.

Quali sono state le reazioni dei professori?

Il Rettore ha supportato l’iniziativa sin da subito, istituendo una commissione ad hoc per la stesura di una bozza. I due docenti che vi hanno preso parte, il Prof. Buzzi e il Prof. Anzellotti, si sono dimostrati aperti ad un dialogo costruttivo ed interessati a comprendere le istanze che abbiamo portato all’interno della commissione. Attualmente la bozza è stata sottoposta informalmente ad alcuni docenti che hanno sollevato diverse osservazioni, non tutte concordi con il contenuto del documento, sarà quindi fondamentale portare le nostre istanze all’interno del Senato Accademico quando si riunirà per discutere il documento.

Cliccando sui seguenti link potrai trovare:
– un breve resoconto del processo partecipato che ha portato alla stesura della Bozza.
– il testo integrale della bozza aperta della “Carta dei diritti e dei doveri delle Studentesse e degli Studenti“.

 

Giulia Castelli

Studio Giurisprudenza, ogni tanto scrivo. Fondatrice ed ex presidente dell'associazione editrice de l'Universitario.

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