Super Bowl: ritorno alla gloria per i Kansas City Chiefs

Se c’è un evento sportivo che tiene davvero tutta l’America incollata al divano, davanti alla TV, è la finale del campionato naizonale di football: il Super Bowl.

Non sempre queste partite sono indimenticabili: la finale del 2019 era stata una partita tesa ed avara di punti, finita col punteggio più basso nella storia della competizione. Passò alla storia, invece, la vera e propria battaglia che si disputò nel 2018: tra “le macchine da guerra” dei Patriots e gli “underdog” (ovvero gli sfavoriti) degli Eagles, nessuno si sarebbe mai aspettato la vittoria di questi ultimi, costretti a giocare con quello che è fu definito l’uomo dell’anno del football americano, il quarterback di riserva Nick Foles. Non solo i Philadelphia Eagles vinsero la partita, ma infransero anche tutti i record possibili: il record di yard collettivo, 1151; il secondo totale più alto realizzato in un Super Bowl, 74 punti; e, a discapito dei Patriots, nessuno aveva mai perso una partita di football con almeno 500 yard e 3 touchdown.

Le storiche rimonte dei New England Patriots, in quel frangente, non servirono a niente; si consolarono vincendo l’anno successivo.

Lo stesso non si può dire per la partita, disputata la notte (ora italiana) tra il 2 e il 3 Febbraio, tra i Kansas City Chiefs e i San Francisco 49ers. Questi ultimi, dati per favoriti, si sono dovuti arrendere ad una rimonta inarrestabile degli avversari.

Prima dell’intervallo la squadra californiana era in vantaggio 20 a 10, ma nella ripresa non ha avuto speranze. I Chiefs hanno imposto il loro ritmo con un parziale di 21-0 con tre touchdown, due dei quali segnati da Damien Williams, serviti dall’MVP della serata: Patrick Mahomes. Il giovane quarterback non si è tirato indietro quando ce n’è stato bisogno, segnando a sua volta un touchdown, che ha colto di sorpresa gli avversari che tutto si sarebbero aspettati, forse, tranne che un regista potesse trasformarsi in un perfetto attaccante.

L’imprevedibilità è stata la chiave che ha dato una svolta, perché la sua non è stata quella che si può definire una partita perfetta, ma Mahomes ha saputo fare la differenza al momento giusto, chiudendo con 26 su 42 per 286 yards 2 intercetti e un QB rate di 78,1 (espressione con cui nel football americano si designa un coefficiente di misura di qualità della prestazione del quarterback).

Così, a 50 anni di distanza dal primo, e fino ad allora unico, Super Bowl vinto (11 Gennaio 1970), i Kansas City Chiefs tornano sul tetto del mondo e del football americano, questa volta battendo 31-20 i San Francisco 49ers.

Chiara Ciatti

Studentessa di Studi Internazionali. Appassionata di sport e fotografia. 22 anni. Femminista polemica.

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