Interviste stiracchiate: il secondo riassuntone

Anche questa settimana l’Universitario vi ha proposto due “Interviste stiracchiate” con i rappresentanti degli studenti della nostra facoltà, per fare il punto della situazione su come il nostro ateneo sta gestendo l’emergenza coronavirus.

Gianni De Michelis

Mercoledì sera è stato nostro ospite Gianni De Michelis di UDU Trento, vicepresidente del consiglio degli studenti nonché ex caporedattore di attualità del nostro giornale. Gianni ha dialogato con il nostro Alessandro Soldà sugli studenti che lavorano in università (i cosiddetti “150 ore”) e sul Centro Linguistico di Ateneo, ed ha inoltre avuto l’opportunità di fare il punto della situazione su alcuni temi che avevamo trattato nelle scorse settimane.

Per quanto riguarda gli studenti delle 150 ore, i contratti al momento sono stati congelati, essendo l’università quasi completamente chiusa; i termini del contratto saranno pertanto prorogati per permettere agli studenti di finire i periodi lavorativi ancora in corso. Ovviamente, sul futuro aleggia un alone di incertezza poiché non si sa ancora quando si potrà riprendere a lavorare a pieno regime: Gianni si è detto abbastanza ottimista sul fatto che da gennaio 2021 si potrà continuare in modo normale, e presumibilmente alcuni studenti potranno tornare a lavorare anche prima: allo stesso tempo però il nostro ospite ha ricordato che la ripresa sarà presumibilmente graduale, e che durante il semestre dovrà esserci meno gente possibile negli spazi di ateneo. Una categoria particolare è costituita da quegli studenti che svolgono le 150 ore come tirocinio obbligatorio per laurearsi: a questo proposito il nostro ospite ci ha ricordato che il ministero ha abbassato la percentuale di completamento necessaria per considerare completato il tirocinio. Gianni ha inoltre assicurato che la rappresentanza si batterà affinché gli studenti che si trovano in questa situazione siano messi in una situazione prioritaria, magari disponendo delle deroghe alla soglia per chi avesse già iniziato il tirocinio oppure proponendo delle forme di lavoro telematico in sostituzione delle mansioni svolte. Per quello che si sa adesso, chi è in procinto di laurearsi ma non ha completato il percorso lavorativo a causa della pandemia dovrebbe venire retribuito soltanto per le ore effettivamente svolte; Gianni si auspica che la rappresentanza riesca a strappare qualcosa di più.

Per quanto riguarda invece il Centro Linguistico d’Ateneo, la situazione è stata una delle più complicate: la comunicazione è stata infatti più difficile rispetto ad altre strutture. Ci è stato assicurato che i rappresentanti hanno fatto il possibile per dare risposte celeri alle molte domande degli studenti di UniTN, ma c’è stato un certo ritardo nelle risposte da parte del CLA, per motivi anche fisiologici (la struttura rigida dell’amministrazione e la straordinarietà della situazione non hanno sicuramente aiutato). Dopo molti ritardi, negli ultimi giorni il CLA si è finalmente aperto al confronto con gli studenti e proprio oggi le pagine di rappresentanza hanno riportato che gli esami di lingua verranno svolti con modalità telematiche per gli studenti che hanno impellenti urgenze (ad esempio, per coloro che necessitano dell’esame per laurearsi o per proseguire nella carriera accademica).

Abbiamo poi chiesto a Gianni qualche aggiornamento sulla questione degli affitti, che nella settimana scorsa avevamo trattato con la sua collega e compagna d’associazione Paola Paccani. In questi giorni è infatti finalmente uscita la notizia dell’istituzione di un tavolo tra i rappresentanti degli studenti, delle associazioni di categoria di inquilini e affittuari e la Provincia Autonoma di Trento, a lungo richiesto da UDU e dall’intero consiglio degli studenti; a queste istanze si sono aggiunte quelle dei cittadini, intimoriti che nel prossimo semestre la città possa svuotarsi e molti appartamenti possano rimanere sfitti. Gianni non nasconde che si tratta di una situazione complessa dati gli interessi contrastanti che si contrappongono. Un’altra questione su cui abbiamo ripreso quanto già detto la settimana scorsa, nelle interviste con Paola Paccani ed Edoardo Meneghini, è quella dei test d’ammissione: nella sessione primaverile si è registrato un numero molto alto di richieste. Gianni ha comunque ribadito la sua contrarietà ai metodi utilizzati nei dipartimenti di città e a Rovereto, in linea con quanto già espresso dal consiglio degli studenti e dall’associazione di cui fa parte.

Come ultima domanda, abbiamo chiesto a Gianni come si sta organizzando la sua associazione in quanto al reclutamento di nuovi membri, anche in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo delle cariche di rappresentanza studentesca. Gianni ci ha detto che sarà particolarmente importante la comunicazione social: bisognerà trovare le immagini e i media giusti per proporre un messaggio stimolante ed interessante, in modo che malgrado le circostanze i nuovi arrivati in universitàà si possano appassionare alla vita associativa, alla rappresentanza ed al volontariato.

Mirco Guerrini

Nella giornata di giovedì, invece, la nostra presidente Cristina Marenda ha scambiato due chiacchiere con Mirco Guerrini di UNITiN, rappresentante degli studenti presso il dipartimento di fisica. Anche lui, come Gianni, in passato ha collaborato con il nostro giornale.

Abbiamo chiesto a Mirco quale sia la situazione a Mesiano e a Povo per quanto riguarda didattica ed esami a distanza. Molte delle problematiche che affliggono gli studenti di collina sono, in verità, le stesse riscontrate nelle facoltà centrali; dal punto di vista della didattica, in certi casi si è reso necessario ricercare soluzioni un po’ più sofisticate dato il carattere pratico di alcune materie insegnate, per le quali non ci si poteva limitare ad inquadrare un professore che parlava. Ogni professore si è organizzato a seconda delle specificità del proprio corso, naturalmente attenendosi alle indicazioni date dall’ateneo e dal dipartimento. In generale non si sono riscontrati problemi sistematici: le criticità sono state poche e circoscritte e sono state pertanto affrontate con interventi mirati. Guardando al lato positivo, Mirco ritiene che da questa esperienza l’università possa fare grandi passi in avanti nello strutturare l’erogazione di didattica a distanza.

Nelle scorse settimane, in molte facoltà della collina si sono tenuti degli esami parziali. In alcuni casi sono stati utilizzati sistemi di proctoring come Respondus: si tratta di software che permettono di controllare lo studente tramite la webcam per assicurarsi che l’esame si svolga correttamente. Dove è stato usato, pare che il riscontro sia stato positivo, senza che siano emerse particolari problematiche. In altri casi, invece, i professori hanno preferito ripensare i loro esami e riadattarli alle eccezionali circostanze in cui ci troviamo: ad esempio privilegiando gli orali sugli scritti o prevedendo dei test in modalità open book. In generale, Mirco ha rilevato come sia gli studenti che i professori si siano resi conto della straordinarietà della situazione in cui ci si trova, venendo gli uni incontro agli altri.

Come avevamo già avuto modo di vedere nelle settimane scorse, per il semestre prossimo in tutti i dipartimenti si prevede una didattica mista: alcuni studenti potranno seguire le lezioni in aula, ma sarà garantita la didattica a distanza per tutti coloro che non potranno essere presenti. Alcuni professori, in modo informale, hanno pronosticato che il clou dei loro corsi si terrà in forma telematica, mentre per gli studenti presenti a lezione si avranno approfondimenti, sessioni di domanda e risposta e altri “bonus” simili. Ovviamente, per saperne di più, dovremo attendere direttive più generali da parte del ministero e dell’università, che si spera arrivino entro fine mese. Mirco ci ha inoltre ricordato che tra giugno e luglio riprenderanno alcuni laboratori ed essi potranno essere un importante banco di prova per quanto riguarda le misure di distanziamento. Sicuramente essi dovranno essere ripensati prevedendo, ad esempio, gruppi di lavoro più piccoli e un numero minore di lezioni; sarà sicuramente un compromesso, ma che almeno permetterà di non rinunciare in toto alla parte più pratica della didattica. I laboratori non fondamentali saranno rinviati a date più sicure.

Siamo dunque passati a discutere di una problematica prettamente collinare: i trasporti. È infatti noto come i mezzi pubblici che collegano il centro di Trento con la collina est siano strapieni negli orari di punta- una situazione sicuramente incompatibile con le norme di distanziamento sociale che dovremo seguire in autunno! Dagli spettatori è inoltre giunta una domanda su questo tema riguardo il famoso “Vietnam”, l’unico parcheggio accessibile agli studenti di Povo: già ora è notoriamente difficile trovarvi posto, e la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare in autunno, ipotizzando che un maggior numero di studenti faccia ricorso al mezzo privato per evitare i mezzi pubblici. Mirco ha ribadito che anche qui molto dipenderà dalle decisioni che verranno prese sulla didattica nel semestre autunnale; ritiene che comunque il problema potrebbe essere risolto, ad esempio disponendo aperture straordinarie dei parcheggi riservati al personale di ateneo (notando però come in passato questa soluzione non si sia rivelata molto soddisfacente) oppure scaglionando le lezioni in modo da evitare di creare assembramenti eccessivi sui mezzi pubblici, rendendoli pertanto più fruibili.

Infine, abbiamo chiesto a Mirco come sarà l’esordio accademico per le future matricole. Nelle facoltà di collina le modalità di selezione non sono state penalizzate dalla pandemia; tuttavia sicuramente il loro primo semestre accademico sarà veramente diverso, ed il nostro ospite si è detto dispiaciuto che i nuovi studenti non possano vivere fin da subito quel senso di comunità che si crea in università, permettendo la creazione di importanti legami intrapersonali. Da questo punto di vista, UNITiN sta organizzando delle attività virtuali che conta di proseguire per avvicinare i nuovi arrivati all’associazione.

I video integrali delle interviste saranno caricati sul nostro canale IGTV nei prossimi giorni. Vi aspettiamo la prossima settimana per un’altra tornata di Interviste stiracchiate!

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