Questo pezzo non ha titolo. Buon Natale 2020!

Ve lo giuro, ma ve lo giuro veramente: io quest’anno ci ho provato. È dal 5 di novembre che il mio Netflix spara a raffica film di Natale.

Un principe per Natale 1, 2 e 3; Un cavaliere per Natale; Nei panni di una principessa 1 e 2; Un’eredità per Natale; Il calendario di Natale; Un safari per Natale; Qualcuno salvi il Natale e, proprio oggi, Qualcuno salvi il Natale 2. Continuiamo con Christmas Wonderland; Il Grinch, quello vecchio e quello nuovo. So a memoria tutta la mappa dell’“Universo delle vacanze” di Netflix (spiegazione qua a fianco). Conosco esattamente i minuti in cui i collegamenti sono visti e/o mostrati.

Per non parlare dell’albero. Si erge imponente nel suo pieno splendore già dal 22 novembre. Pure il mio salotto ne ha risentito: ora è estremamente più piccolo. A momenti poi scendeva a imprecarmi contro Sant’Ambrogio che, per fortuna, ha capito la situazione e mi ha rotto solo le palle (…di Natale, quelle che finiscono sull’albero).

Dall’esterno casa mia sembra il “Cirque du Soleil” con tutte le luci e lucine che ci sono. E non vi faccio vedere i miei ordini Amazon: abbiamo fatto il regalo pure al cugino del cugino della zia che sta in Birmania a cacciare vampiri (…anzi, se vi servisse: Croce in legno – Amazon).

Ma quest’anno… quest’anno è diverso. Io adoro il Natale, adoro l’inverno, adoro bere cioccolata calda e mangiare biscotti preparati e decorati a mano. Ma quest’anno… LO ODIO. Perché quest’anno non è Natale e non siamo tutti più buoni, anzi, siamo tutti più str0nz1. E per voi che meritate solo carbone perché tenete la mascherina sotto al naso, ho stilato 5 trafiletti rappresentativi del vostro Natale.

Questo pezzo si chiama “Questo pezzo non ha titolo. Buon Natale!”, ma vi ho detto una bugia: in realtà ha 4 titoli e 1 bonus.
Quale titolo rappresenta il tuo dolce e caro Natale passato durante una pandemia mondiale? (SPOILER: se sei arrivato a questo punto dell’articolo hai sicuramente vissuto più pandemie che amori, perché sì, ammettiamolo: se fossi uno sano e con una vita sociale, ti saresti fermato alla battuta su Sant’Ambrogio)

Che Natale da boci remenghi

Aaaah… il nostro caro e vecchio Natale. La neve trentina, i Zelten, i panettoni CON i canditi (Ok, ho esagerato… ti lascio degli spazi bianchi per vomitare…)




Dove eravamo rimasti? Panettoni SENZA canditi, il bombardino… Aaaah, il Natale, quello con la N maiuscola. E invece no! Per questo 2020 sei rinchiuso nel tuo buco di casa con la mamma. Ogni volta ti chiede se può passare o hai la videocamera accesa; ti urla “È pronto!”, mentre ci provi in chat privata con la tipa del tuo corso su Zoom (*Coff coff* Che classe, ragazzo, che classe!); e, se per caso stai riposando, eccola pronta a rompere le scatole per portare fuori il cane.
Quest’anno passerai il tuo Natale a letto, godendoti il tuo nuovo regalo: qualcosa come un cellulare nuovo, una Playstation 5 o una TV di ultimo modello che romperai inevitabilmente nel momento dell’installazione.

CONCLUSIONI: Se un Trentino DOC ti vedesse ora, l’unica cosa che potrebbe dirti é: “Te sei propri en bocia remenga”.

Che Natale del pit

Ogni anno non aspetti altro se non l’arrivo del pacco della zia Rita, contenente i classici maglioni fatti a mano. Pure Gesù vedendoli si pentirebbe di essere sceso in terra per il genere umano.
Quest’anno, però, nessun pacco. Quando è arrivato lo hai messo in giardino per prendere aria ed eliminare le tracce di virus rimaste, ma la neve e la pioggia degli ultimi giorni lo hanno distrutto. Non ti resta altro che aspettare la notte del 24 dicembre per andare in chiesa e festeggiare con la tua comuni… Ehm, ecco, non ti resta altro che aspettare il pranzo di Natale per rivedere tutti quei paren… Vabeh, non pensarci. Alla fine, quello che conta è che il Natale lo si passi con quelli stretti, no?

CONCLUSIONI: mi dispiace amico, mi dispiace.

Che Natale da orsi

Hai aspettato che le lezioni finissero e che l’università fosse in pausa. Ad agosto avevi già prenotato il biglietto di rientro per queste feste: non vedevi l’ora di passarle con i tuoi cari. Eri pronto a litigare con tutta la famiglia leghista e con la nonna che ti chiede “E la fidanzatina?”. Quest’anno eri pronto a fare il grande annucio: “Mà, pà, zii, nonni e cugini, sono gay!”.
E invece no, caro amico, il 2020 ti ha fregato, un’altra volta. Sei costretto a passare il Natale con quelli che tu e i tuoi compagni di corso chiamate “orsi scorbutici rompiscatole”. Esattamente, i trentini.

CONCLUSIONI: ho visto su Instagram una pubblicità che recitava più o meno così: “Ti avanzano soldi per i regali quest’anno? Dona anche tu un sorriso ai trentini!” ****versamento detraibile al 26% per le erogazioni liberali in denaro****

Che Natale del menga

Se ancora non ti sei ritrovato nei profili precedenti è perché probabilmente rientri in questa categoria. Ogni anno organizzi feste e festini per Natale? Con amici, parenti e cugini di quarto grado? Quest’anno non puoi, ma non ti sei demoralizzato. Hai già tutte le call pronte su Zoom. Il 24 dicembre cenone con la famiglia: il telefono cellulare che hai regalato alla nonna sarà utile per partecipare. Il 25 dicembre ti ritrovi a mangiare in chat con tutti i tuoi amici, scambiandovi i regali virtuali (Buoni Amazon per quando saremo di nuovo in pieno lockdown), ridendo e scherzando fino a notte fonda.

CONCLUSIONI: giocando a Monopoli hai pescato la carta IMPREVISTI: “Ti salta la connessione internet o finisci in prigione per 5 turni”.

Sei arrivato fino a questo punto? Allora hai tanto fegato da non esserti arrabbiato o offeso durante la lettura dell’articolo.

Lasciamo da parte per un attimo l’ironia. Io lo so che quest’anno il Natale sarà diverso. So che se non potrò vedere i miei fratelli e festeggiare con loro c’è una ragione: questo cavolo di Covid-19. Lo so, ma sono triste comunque. Sono triste perché il Natale è il mio periodo dell’anno preferito, sono triste perché probabilmente mia nonna lo passerà da sola, sono triste perché non potrò vedere tutti i miei parenti. Sono triste, semplicemente. Ma so anche che se ora ci sforziamo, tra poco ne usciremo. Non dico un mese, non dico due, ma forse tra un anno tutto questo sarà un brutto ricordo e l’anno prossimo, durante questi giorni, saremo in strada a bere bombardini con i nostri amici, saremo a fare le ultime compere di Natale prendendo quei regali indirizzati alle persone che ci stanno sulle scatole: torneremo a divertirci.

Buon Natale e buone feste a te che mi stai leggendo, ti abbraccio e ti perdono, perché so che tieni la mascherina sotto al naso quando nessuno ti vede. Stronzo.

Titolo bonus: Che Natale del cazzo

Mi sa che quest’anno, a Natale, siamo tutti un po’ Emily (https://youtu.be/nvsF6tTUHRw)

Nicola Marchi

SMM de @luniversitario... ogni tanto scrivo articoli che vorrebbero far ridere ma falliscono miseramente nell'intento!

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