La Bussola del Pinguino – Maynooth, Giurisprudenza 

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

  • Corso di laurea a UniTN: Giurisprudenza
  • Università ospite: Maynooth University, Irlanda
  • Periodo accademico: Secondo semestre terzo anno
  • Progetto a cui si è aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Già sapevo che a Maynooth è difficile trovare sistemazione, per via di costi alti degli affitti e per la limitata grandezza del centro abitato. Ho alloggiato nello studentato situato all’interno del campus, il cui sito mi ha permesso agevolmente, grazie ad un avvertimento via email, di essere aggiornata sull’uscita del bando di assegnazione del posto, la quale viene effettuata per ordine cronologico di arrivo delle domande. Però consiglio di prestare attenzione perché i posti sono limitati, alcuni sono riservati agli studenti irlandesi ed inoltre, se si decide di partire nel secondo semestre, potrebbe succedere che molte stanze siano già occupate da coloro che sono lì dal primo semestre e che hanno diritto alla stanza per tutto l’anno. Se non si riesce ad approfittare dello studentato, bisogna accontentarsi di affitti privati e host family, con tutte le limitazioni che queste alternative comportano. L’università, comunque, fornisce un servizio chiamato “home finder” per gli studenti internazionali: si tratta di una lista di famiglie che si sono rese disponibili per offrire alloggio, così la ricerca risulta meno complicata.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

L’università è situata dentro al Campus, quindi dallo studentato ci arrivavo molto facilmente, ma in generale è molto frequente muoversi a piedi a Maynooth, quindi se preferite luoghi non troppo grandi, questa destinazione fa al caso vostro. Il centro della città è piccolissimo, direi quasi che il Campus lo supera in grandezza, questo però lo rende un posto non molto interessante da visitare. Preferivo molto di più Dublino, che è proprio nei pressi di Maynooth. Ci andavo 4 o 5 volte a settimana ed è raggiungibile in circa 20 minuti in autobus dalla città e la frequenza con cui partono i mezzi è circa ogni mezz’ora. I collegamenti fra le città lì sono ben gestiti ed è possibile acquistare una carta, direttamente dall’ufficio del Campus, chiamataleap student card”, che permette di ottenere tariffe agevolate su autobus e treni, un abbonamento simile alla “libera circolazione” per studenti che abbiamo qui in Trentino. A Dublino gli autobus soddisfano perfettamente le esigenze di spostamento. L’unico problema può essere il ritorno a Maynooth di sera tardi, dato che non ci sono collegamenti notturni. Tuttavia l’ultimo bus parte da Dublino all’1.00 ed è attivo anche nei weekend, quindi non ci sono orari troppo vincolanti se si vuole passare la sera in centro.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti? 

Io ho dato 3 esami: Mental Health and criminal justice system (5 CFU), EU external law and policy (10 CFU) e Transnational commercial litigation (10 CFU). Il meccanismo di calcolo dei rispettivi crediti in Italia, il “criterio di compensazione”, mi ha permesso di fare delle conversioni abbastanza favorevoli in termini di quantità dei CFU corrispondenti. Tuttavia bisogna considerare che adesso, dopo l’approvazione dei nuovi bandi a Giurisprudenza, i criteri sono cambiati e la situazione può variare da soggetto a soggetto, per cui suggerisco di tenere conto principalmente delle indicazioni dell’ufficio mobilità. 

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Io ne ho trovato uno particolarmente interessante, che in Italia ha un corrispondente molto interessante. Si tratta di “International civil litigation”, che lì corrisponde a “Transnational commercial litigation”. L’esame non è difficile da superare e la professoressa che insegna la materia è molto brava. Il corso ha un’impronta più pratica e concreta rispetto allo standard (molto più teorico e astratto) che abbiamo qui in Italia, soprattutto a Giurisprudenza, infatti integravano la didattica con simulazioni di casi ed esempi realmente accaduti. Io personalmente consiglio di scegliere esami piccoli che non abbiano corrispondenti in Italia proprio per la loro particolarità, perché di solito si rivelano essere degli ibridi fra diverse materie e garantiscono un approccio multidisciplinare. Se poi il corso non è più di vostro interesse o si creano altri problemi, si può comunque sfruttare la flessibilità nel cambio dei corsi garantiti dal learning agreement.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

All’inizio ero spinta dall’entusiasmo di partire, ma avevo anche alle spalle l’esperienza già fatta con diversi altri viaggi, quindi ero già preparata ad eventuali delusioni. Infatti, scoprire che Maynooth fosse un posto molto piccolo senza attrazioni culturali o ludiche non mi ha sorpreso molto. Questo difetto, però, viene compensato dalla possibilità di muoversi facilmente ovunque, che si tratti di luoghi urbani o immersi nella natura. La vita del campus, che è molto dinamica, viene alimentata dalla presenza di molti ragazzi internazionali, grazie anche alle tante attività organizzate dalla “student union” (l’associazione di studenti del posto). La possibilità di raggiungere senza difficoltà Dublino, una città bellissima, mette in secondo piano i limiti della piccola cittadina di Maynooth. 

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

A Dublino, io segnalerei il Roost bar. È un locale dove mi sono molto divertita ed è frequentato sempre da tantissime persone. Il martedì diventa una discoteca, mentre gli altri giorni resta un semplice pub. Inoltre segnalo il Dicey’s, un altro locale dove effettuano, in determinati giorni, sconti abbastanza convenienti su tutti i prodotti ed è un posto dove di solito si incontrano studenti internazionali. Oltre alle cose da vedere in città, consiglio di approfittare di tutti i tour organizzati che permettono di visitare gli altri centri in giro per l’isola, tra cui Belfast, Galway, Cork e le suggestive scogliere (le Cliff). Infine sicuramente è da visitare la sede della Guinness, dove sono rimasta colpita da quanto gli irlandesi siano attaccati alle loro tradizioni e come conservano con cura e dedizione l’attività di produzione della loro bevanda preferita. Purtroppo mi sono persa la festa di San Patrizio del 17 marzo a causa delle restrizioni attuate in seguito allo scoppio della pandemia. Spero che i prossimi studenti che faranno questa esperienza riescano ad andarci perché è un evento molto speciale.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Essendo i prezzi in Irlanda abbastanza alti, secondo me, la borsa di studio fornita non era inizialmente sufficiente. Tuttavia ora, in seguito alla rimodulazione che c’è stata grazie alla votazione in Senato accademico, è molto più consona al costo della vita irlandese. L’inizio dell’esperienza è probabilmente il momento in cui hai più bisogno di sostegno economico e per via delle normali lentezze burocratiche spesso le somme dovute non arrivavano subito. Se dovessi fare un confronto molto generale, direi che il costo della vita a Dublino è a metà fra Trento e Milano, considerando per esempio il costo di un affitto o quelli di un biglietto dell’autobus, i quali mi sono sembrati più alti di quanto mi aspettassi. Comunque, considerando il supporto garantito da abbonamenti e posti in studentati offerti ai ragazzi, l’impatto è stato sicuramente attutito.

Contatti: ig @micaelaruvolo

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