INDIEdipendenti, fate con calma. Calcutta & Friends

Calcutta, pseudonimo di Edoardo D’Erme, ha pubblicato dopo quattro anni di inattività discografica RELAX.

La promozione dell’album del cantautore laziale è stata decisamente insolita, innanzitutto per la scelta di pubblicare su YouTube un video registrato dalla famosa esponente del mondo ASMR Sara J, che in un video ha sussurrato i testi delle canzoni prima dell’uscita del disco. Per alcuni il video è risultato decisamente grottesco, per altri rilassante, ma funzionale al messaggio che Calcutta sembra volerci trasmettere inequivocabilmente in questo album: Relax. Fate con calma – tanto che è stata affissa un’enorme scritta omonima su sfondo rosa su un palazzo sulla Darsena a Milano, in una guerriglia iconografica urbana contro le bandiere nere affisse per il ritorno dei Club Dogo.

L’album è pubblicato da Bomba Dischi, etichetta romana che ospita altri cantautori indie come Ariete, Franco126, e distribuito dalla major Sony anche in Francia. Di musica proprio “indipendente” non si può parlare, anche se nell’album ci sono molti aspetti originali, legati soprattutto alla creatività del produttore Andrea Suriani, che vanta la produzione/registrazione con Salmo, Noyz Narcos, Blanco, Ariete, Jovanotti, Mengoni… Insomma, un po’ tutti. Il suono è pulito e caldo, e ogni tanto ne emergono alcuni più coraggiosi del solito, spaziando verso l’elettronica e rendendo i pezzi più appetibili alle orecchie in cerca di qualche novità.

Nonostante l’intero album sia già nei crismi del del pop italiano, riecheggia questa volontà di spesso millantata indipendenza – non si sa bene da e per cosa. E allora al diavolo Sanremo fin dal testo della prima canzone, anche se Calcutta ha collaborato nelle retroguardie dell’ultima edizione (come autore di Ariete).

L’album è uscito su tutte le piattaforme, non sussurrato (per fortuna), ed è interessante la scelta di iniziare con Coro, registrata a Roma da Giorgio Poi e Giovanni De Sanctis, anche se l’ispirazione è tridentina (su loro stessa dichiarazione, si tratta di un tributo ai cori della SAT). Il testo è bello e in linea con i temi dell’indie italiano, con un onirismo che mantiene un certo fascino.

Giro con te e Controtempo raccontano storie di attese, emozioni e incontri non chiariti, e fanno compagnia, narrate a ritmo di un bel basso e con cambi che sembrano recepire l’esperienza indie anche fuori dalle mura italiane.

Dopo l’intermezzo che dà un po’ di freschezza, ci si perde sulle note di SSD, tanto che sembra di non esserci. Anche l‘outro del pezzo trascina fuori dolcemente, facendo evadere l’ascoltatore.

Andando avanti nell’ascolto, ci si adegua agli schemi mainstream che però, a quanto pare, piacciono; e allora tutti con la torcia in mano a cantare assieme. Si fatica ancora a uscire dai canoni radiofonici e da quelle scelte che potrebbero rendere i cantautori italiani un po’ più credibili.

I testi ritornano infatti su temi indie stra-ripetuti – fuori la rivoluzione e lui si veste di bianco – vabbè, ce ne faremo una ragione, ma d’altro canto è il titolo dell’album: RELAX, e quello lo fa benissimo, a volte ci vuole e ce lo ascoltiamo volentieri.

Bravo Calcutta, ha rallegrato queste giornate d’autunno fosche per gli eventi che ci piovono in testa, anche se forse ci si poteva aspettare di più dopo questa attesa; le maggiori novità, infatti, vengono più dai suoi collaboratori che dalla sua bocca.

Ad ogni modo, una bella novità sul panorama abbastanza piatto della musica italiana. Ascoltatelo, con calma.

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