La Bussola del Pinguino – Maastricht, Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

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Nome e cognome: Miriam Seggioli

Corso di laurea a UniTN (nel periodo di mobilità): Scienze e Tecniche di Psicologia Cognitiva

Università ospitante: Maastricht University

Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: primo semestre del terzo anno (fine agosto 2022 – inizio febbraio 2023)

Progetto a cui si ha aderito: Erasmus+

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Ho scelto di risiedere in un appartamento privato. Anche se ho trovato una buona sistemazione su un gruppo Facebook, capita spesso che molti studenti siano vittime di truffe da parte di proprietari che pubblicano falsi annunci. Per evitare spiacevoli sorprese ho fatto diverse videochiamate con il mio locatore prima di iniziare l’Erasmus e sono stata molto attenta a come mi rispondeva. Inoltre, ho richiesto subito un contratto scritto. Se i prezzi delle camere sono molto bassi si tratta quasi sicuramente di truffe, dato che il costo della vita a Maastricht è abbastanza elevato. Il mio appartamento si trovava nel quartiere di Brusselseport, abbastanza lontana sia dall’università, sia dal centro storico. Vivevano con me altre due ragazze.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

Rispetto agli altri dipartimenti, quello di Psicologia e Neuroscienze è più lontano dal centro, a circa dieci minuti in bici o venticinque in autobus. Personalmente mi spostavo sempre in bici: si tratta della soluzione più comoda dato che Maastricht – così come tutti i Paesi Bassi – dispone di numerose piste ciclabili. Il servizio di bike sharing si chiama Swapfiets. Se preferite muovervi in autobus consiglio di acquistare una tessera ricaricabile o una nominale, anche se per quest’ultima serve un conto bancario.

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?

L’Università di Trento ha riconosciuto 27 CFU sui 33 stabiliti inizialmente a causa di un esame non superato.

ESAME ESTEROCFUESAME UNITNCFU
PBL-Training2Neuroscienze comportamentali6
CFU Bonus1Neuroscienze comportamentali 
Social neuroscience6 (3+3)Neuroscienze comportamentali (3 CFU) + Psicologia del lavoro (3 CFU) 
Human Behaviour in organisations6Psicologia del lavoro9
Personality and individual differences + personality diagnostics6Personalità e motivazione6
Child neuropsychology6Fondamenti di neuropsicologia6
Behavioural problems in childhood and adolescence6Metodologia della ricerca qualitativa6
TOT.33TOT.33

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Consiglio di frequentare il corso Child neuropsichology. Prevede una “classica” parte teorica incentrata sullo studio e la lettura di diversi articoli scientifici, ma c’è anche una parte più pratica in cui alcuni test neuropsicologici per bambini e adolescenti vengono mostrati e discussi all’interno di piccoli gruppi. Un altro corso che mi sembrava molto interessante è quello di Psychedelic Medicine, esame che non si può trovare a Trento.

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

Il primo impatto con la città è stato molto positivo. Inizialmente ero un po’ spaventata per la lingua, ma gli abitanti di Maastricht parlano perfettamente l’inglese. Forse è stato un po’ difficile adattarsi alle regole per andare in bici: esiste un vero e proprio codice della strada per i ciclisti e se non si rispettano le norme di guida si rischia di essere multati. Le prime settimane della mia permanenza sono state abbastanza soleggiate, ma con l’arrivo dell’inverno bisogna abituarsi alle piogge frequenti e a temperatura talvolta molto basse. Rispetto a Rovereto, un punto di forza di Maastricht è la sua vivacità. Anche l’Università è ottima e offre diversi servizi, come i corsi sportivi e la biblioteca.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Fuori dall’Università consiglio il Bisschopsmolen, un mulino adattato a bar e piccolo ristorante. Segnalo anche il Book Store Dominicanen, una chiesa sconsacrata adibita a libreria. A Natale è possibile passeggiare per i suggestivi mercatini nella piazza di Vrijthof.

Per quanto riguarda la vita notturna, so che molti studenti frequentano il Peter’s Irish Pub, locale in cui è possibile cantare al karaoke. Anche la sezione di ESN è abbastanza attiva.

Maastricht si trova in una posizione molto strategica: con il treno si possono raggiungere in poche ore le maggiori città belghe e olandesi.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Il costo della vita è un po’ più alto rispetto all’Italia, sicuramente per gli alloggi. Sono arrivata a pagare una stanza singola in un appartamento 650 euro. Per quanto riguarda i prezzi dei supermercati, non ho trovato enormi differenze con l’Italia, mentre le uscite serali potrebbero costare un po’ di più. La borsa di studio era più alta di quella concessa a studenti di altre università, ma non era sufficiente per coprire tutte le spese. Poteva coprire al massimo l’alloggio.

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Prima di tutto prendete una bici per vivere al meglio l’esperienza nei Paesi Bassi. Un altro consiglio che vorrei dare è quello di non farsi spaventare dal metodo di studio di Maastricht, il cosiddetto Problem Based Learning. Forse all’inizio potreste rimanere spiazzati dalla mole di lavoro richiesta, ma in poche settimane prenderete il ritmo giusto. Nella fase di compilazione del Learning Agreement vedete anche quale tipologia di esame è offerto da ogni corso: personalmente mi sono trovata molto meglio a scrivere paper singolarmente o in gruppo piuttosto che essere valutata sulla base dei classici esami a domande aperte.

Contatti

E-mail: miriam.seggioli@studenti.unitn.it

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