Libera e Unitn: una comunità scientifica e un impegno civile

Grande serata quella di mercoledi per Libera Contro le Mafie. Quest’ultima ha infatti firmato un Protocollo d’intesa con l’Università di Trento affinchè ricerca e didattica si occupino maggiormente delle mafie e di tutto ciò che ne deriva. Un cammino iniziato nel 2016 dal Presidio Universitario Libera “Celestino Fava”di Trento, attivato proprio per portare le tematiche inerenti alla mafia nella nostra Università.

Il Protocollo d’intesa, firmato il 6 luglio 2018, è stato esposto in aula Kessler, nel dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale. L’argomento è stato introdotto dalla Prof.ssa Barbara Poggio, Prorettrice alle Politiche di Equità e diversità – UNITN, e da Tatiana Giannone, Staff Nazionale di Libera – Settore Università. In seguito, l’intervento del Prof. Alberto Vannucci, Direttore Master APC e membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera, ha voluto precisare quello che si è appreso da questa esperienza in quattro hashtag: #apertura, #rapportointerdisciplinare, #restituzione e #responsabilità. Il Prof. Andrea di Nicola, Docente di Criminologia presso l’Università di Trento, si è invece detto contento di questo nuovo percorso, in particolar modo perché si tratta di un’iniziativa nata e voluta espressamente dagli studenti. “E’ bello vedere la luce nei occhi dei ragazzi quando sono interessati a qualcosa” ha spiegato.

In conclusione, Alessandra Pomella di Libera Trentino ha voluto ricordare l’impegno volto a portare avanti queste tematiche, le quali non danneggiano solo il sud Italia ma l’intero territorio della nostra Penisola. Il tutto ricordando Celestino come un ragazzo giovane e solare, che non meritava di vedersi portare via la vita.

Ma di cosa tratta questo Protocollo d’intesa?

L’iniziativa prevede una serie di progetti volti alla creazione di una “comunità scientifica di impegno civile”. Progetto che riguarderà tutti i Dipartimenti, dove l’oggetto dell’insegnamento verrà affrontato dal punto di vista delle ripercussioni mafiose. Come ad esempio nella Facoltà di Giurisprudenza, dove si svolgeranno dei seminari collegati al laboratorio “aspetti criminologici e giuridici del fenomeno mafioso”, che tratterà temi come beni confiscati o mafie internazionali. Nel Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale si terranno invece seminari sul tema dell’organizzazione criminale. Al Dipartimento di Economia e Management infine, i percorsi saranno finalizzati a tematiche su contesti economici.

Al termine dell’incontro, i ragazzi di Libera hanno voluto interagire con il pubblico. Tramite una sorta di “speed date”, hanno voluto affrontare le tematiche che verranno affrontate all’interno dell’Università. Non possiamo che augurare buona fortuna a questa nuova collaborazione, finalizzata a rendere i ragazzi più coscienti di tematiche difficili da trattare ma purtroppo sempre attuali.

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