Pillola internazionale del 14 aprile 2020

di Eugenia Gastaldo e Francesco Moreschi

#CoreadelSud | Venerdì e sabato si sono tenute le elezioni per rinnovare il parlamento del Paese, con una serie di misure di sicurezza per garantire il voto. Ai cittadini in quarantena è stato permesso di votare per posta, mentre chi ha contratto il COVID-19 ha potuto votare in appositi seggi allestiti nei centri per pazienti che presentano sintomi ma non necessitano ricovero. La scelta di non rimandare le elezioni è in linea con l’approccio preso per affrontare la crisi sanitaria, ossia di effettuare test a tappeto per isolare esclusivamente i positivi.

#Yemen | L’ONU dimezzerà gli aiuti alimentari nell’area del paese controllata dai ribelli per mancanza di fondi, dovuta alla preoccupazione che i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran e in guerra con la coalizione capeggiata dall’Arabia Saudita, stiano intercettando i rifornimenti. Proprio mercoledì la coalizione saudita aveva dichiarato un cessate il fuoco, deciso per prevenire la diffusione del coronavirus, di cui è stato accertato un caso.

#USA | Bernie Sanders si è ritirato dalle primarie democratiche, incoronando così Joe Biden come sfidante di Donald Trump nelle elezioni presidenziali di novembre. Il senatore del Vermont aveva incassato un’altra sconfitta il 17 marzo alle primarie di Florida, Illinois e Arizona. «Oggi ho deciso di sospendere la mia campagna. Ma mentre la campagna termina, la lotta per la giustizia continua» ha annunciato Sanders su Twitter.

#Opec| L’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec+) ha raggiunto un accordo per un taglio della produzione di circa del 10% a maggio e a giugno, con lo scopo di mettere fine alla guerra dei prezzi che sono crollati nelle ultime settimane. L’accordo prevede una riduzione di 9.7 milioni di barili al giorno. 

#Cina| L’8 aprile è terminata la quarantena di Wuhan, iniziata il 23 febbraio e finita dopo 76 giorni di isolamento forzato della città. Allo scoccare della mezzanotte sono cadute le misure restrittive contro la diffusione del coronavirus: le auto hanno ricominciato a circolare normalmente e centinaia di persone hanno affollato la stazione di Hankou per lasciare la città. 

#Ue| Nell’ultima settimana si è tenuta la riunione dell’Eurogruppo per decidere le misure economiche da adottare in aiuto dei paesi dell’Unione europea maggiormente colpiti  dalla diffusione del coronavirus. Dopo la più lunga riunione nella storia dell’Eurogruppo, i ministri dell’economia dei 27 paesi membri hanno raggiunto un accordo che prevede un pacchetto del valore di mille miliardi. Questo accordo dovrà essere approvato dal Consiglio Europeo il 23 aprile.

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