Come diventare giornalisti: la giusta ricetta!

Qual è la giusta ricetta per diventare bravi giornalisti? È questa la domanda che ha portato ragazzi e ragazze al Teatro Sanbàpolis lo scorso 14 ottobre per partecipare all’evento organizzato da Sanbaradio, “Le voci della comunicazione”, di cui sono stati ospiti i giornalisti Paola Gallo e Stefano Borghi.

È proprio quest’ultimo, conosciuto telecronista DAZN, ad esordire con un’affermazione che mi è rimasta impressa nella mente: “Il giornalista è colui che ha passione nel raccontare le cose”. È questa una frase carica di significato e centrale nel nostro discorso in quanto, come spiegherà Borghi in seguito, non basta avere passione per l’argomento trattato, altrimenti chiunque può definirsi giornalista, piuttosto è necessario avere il desiderio di raccontare agli altri tale argomento con la massima responsabilità.

Ma cosa vuol dire “responsabilità”? Risponde Paola Gallo, Responsabile Editoriale dell’emittente radiofonica InBlu del gruppo Avvenire-Tv2000, dicendoci chiaramente come un giornalista professionista abbia il dovere, per rispetto verso l’intera società, di verificare le proprie fonti. Questa è infatti la parte più importante e qualificante della professione.

Ultimo punto, ma non meno importante, sono stati i “compiti a casa”. Ah, perché ci sono i compiti? Ebbene sì, e sono un’altra parte fondamentale per chi si cimenta nella professione del giornalista. Ogni professionista che si rispetti deve infatti prepararsi sulla tematica che dovrà affrontare, sempre per il famoso “rispetto” di cui abbiamo discusso nel precedente paragrafo e per evitare le tanto temute “brutte figure” a cui si andrebbe inevitabilmente in contro.

A proposito di ciò è stato chiesto ai due professionisti come vanno affrontati questi momenti ed entrambi sono stati concordi nel dire che è doveroso “fare un passo indietro”, ammettendo il proprio errore e correggersi, ed infine andare avanti, consapevoli del fatto che quell’errore non si dovrà più ripetere e che, come ci dice Stefano Borghi “solo chi lavora sbaglia!”

Torniamo, in conclusione, alla nostra domanda iniziale, ovvero: qual è la ricetta giusta per diventare bravi giornalisti? “Curiosità e passione!” è stata la risposta unanime dei due giornalisti, con Paola Gallo,che insiste sull’importanza dello studio, e Stefano Borghi, il quale ammette di non avere la giusta ricetta in quanto ognuno deve crearsi la propria e magari avere la fortuna di essere al posto giusto, al momento giusto.

Quindi, aspiranti giornalisti e giornaliste, non ci resta che rimboccarci le maniche e iniziare a costruire il nostro futuro con intraprendenza e tanta curiosità! E come si dice a Panem “possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!”

Margherita Frare

Studentessa di Sociologia e aspirante giornalista, nel tempo libero amo "meriggiare pallida e assorta" tra una poesia montaliana e l'altra.

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