Intervista agli Psicologi, un duo per una generazione

Come preannunciato nell’intervista ad Ariete, l’Universitario è riuscito ad intervistare anche gli Psicologi durante l’ultima serata di Poplar! Si tratta di un duo musicale formato da Drast (alias, Marco De Cesaris) e Lil Kaneki (alias, Alessio Aresu), entrambi nati nel 2001, ma provenienti rispettivamente da Napoli e da Roma. Ottenuto il successo iniziale con il loro primo EP 2001 nel maggio dell’anno scorso, si sono poi fatti conoscere con testi divenuti celebri, come Stanotte e Vestiti d’odio. All’attivo possono già vantare un album, Millennium bug , uscito il 12 giugno di quest’anno. Dalla collaborazione tra il duo e Ariete è uscita la canzone Tatuaggi, uscita il mese scorso.

Com’è riprendere i concerti dopo il lockdown?

Drast: Strano, bello, particolare e interessante

Lil kaneki: Bellissimo, però c’è molta più ansia perchè ti ritrovi con un pubblico seduto, quindi devi coinvolgere un pubblico che effettivamente non si sta muovendo. Per questo devi essere abbastanza teatrale oppure, come facciamo noi, devi essere divertente, come fossimo in episodi di Comedy Central. Alla fine devi metterci ancora più passione e non fare troppo il serio, perchè altrimenti il pubblico resta lì fermo e forse un po’ annoiato, Per questo cerchiamo di farlo ridere, anche se spesso qualcuno non capisce le nostre battute.

Dove trovate l’ispirazione per la vostra musica?

Drast: A Trento, sulle montagne.

Lil kaneki: Sì anch’io, è bellissimo qui.

Ma davvero?

Lil kaneki: Sì seriamente, io mi sentirei davvero ispirato su una casetta in una di queste montagne.

Drast: Sì esatto, poi niente toglie che proprio un giro qua ci ispiri una canzone tra due mesi e neanche ce ne accorgiamo. E magari registriamo un disco qui a Trento.

Vi aspettiamo per un altro evento allora! E con la vostra musica che messaggio sperate di far passare?

Drast: Sembra un po’ Teen idol, però semplicemente che nessuno è veramente solo. Ci sono persone che dicono cose che magari altri stanno vivendo e cerchiamo noi di essere quelle persone. Cerchiamo quindi che gli altri si possano immedesimare nelle nostre vite. Vorremmo far capire alle persone che determinate esperienze per quanto possano sembrare soggettive si possono condividere.

A quale canzone siete più legati?

Drast: Tutte, perchè tutte quante hanno una storia dietro.

Lil kaneki: Sì esatto, però forse in modo speciale a 2001, perchè è stato un po’ il nostro singolo d’esordio.

Vi aspettavate un così rapido successo? E secondo voi cosa l’ha permesso?

Lil kaneki: Secondo me il nostro punto forte è che ancora non abbiamo capito se abbiamo fatto successo oppure no. Pensa che poco tempo dopo che è uscito Tatuaggi, Marco mi ha mandato uno screen di Spotify artists, dove puoi vedere le visualizzazioni e altri dati e allora io gli ho domandato “E quindi siamo famosi?”, e lui “Boh, non lo”.

Drast: Forse stiamo diventando qualcuno, dai.

Lil kaneki: Comunque poi siamo andati in ufficio da Bomba dischi e ho chiesto “Ma quindi siamo famosi?” e anche loro mi hanno risposto “Boh, non lo sappiamo ancora”.

Dato che avete accennato a Tatuaggi, che significato ha per voi questa canzone?

Drast: Semplicemente è uno dei tanti sfoghi, non credo abbia più o meno significato delle altre canzoni, sono tutte pagine di un libro, secondo me.

Lil kaneki: E’ proprio come uno degli altri tatuaggi.

Drast: Sì infatti. Alla fine è come se tutte le nostre canzoni fossero tatuaggi: Tatuaggi è un tatuaggio

Se doveste intraprendere la carriera universitaria, che corso vi piacerebbe fare?

Drast: Io volevo iscrivermi a Lettere moderne, anche se prima pensavo a ingegneria del suono. Comunque è forse più probabile che andrò a studiare musica fuori, in Inghilterra, appena si potrà.

Lil kaneki: A me piacerebbe un botto studiare filosofia, però penso di essere troppo ignorante per fare una cosa del genere, perchè alla fine non ho le basi. Però mi piacerebbe proprio tantissimo.

Niccolò Bonato

Appassionato di relazioni internazionali, giornalismo e comunicazione in generale. Originario di Treviso, ma a Trento per studi (internazionali)

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