La Bussola del Pinguino – Lille, Studi Internazionali

l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

  • Corso di Studi a UniTn: Studi Internazionali
  • Università ospite: Université Catholique de Lille, European School of Political and Social Sciences (ESPOL)
  • Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza: primo semestre del secondo anno (quattro mesi)
  • Progetto a cui ha aderito: Erasmus +.

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Io ho deciso di prendere un appartamento privato e i criteri in base con cui l’ho scelto sono stati la sicurezza della zona e la vicinanza all’università: principalmente cercavo una zona sicura e ben collegata con i mezzi. 

Ho cercato principalmente tramite i siti consigliati dall’Università di Lille, che ce li aveva forniti tramite link e brochure: questi siti sono LivinFrance e Studapart. C’erano anche gruppi Facebook in cui guardare, ma alla fine ho trovato casa grazie al papà di una mia amica che aveva contatti con un’agenzia. Comunque, consiglio queste agenzie perché i prezzi sono più o meno tutti gli stessi e si tratta di appartamenti rinnovati e generalmente in centro, vicino all’università. Il problema è che solitamente chiedono di pagare in anticipo per fermare l’appartamento, perciò dipende da quanto tempo prima si trova e quanto si pensa di rimanere: io, infatti, non mi sono affidata a loro perché partendo a fine agosto avrei dovuto pagare due mesi in più di affitto.

Se si ha tempo di andare a vedere la casa prima dell’Erasmus consiglio l’agenzia “le bon coin”, che permette di affittare da privati appartamenti in centro e ad un prezzo uguale agli altri, l’unica cosa è che devi andare a vederli. Io non potevo andare su due giorni, però una mia amica era andata con i suoi genitori e aveva preso una casa che affacciava sulla sede centrale dell’università. 

Per quanto riguarda gli studentati, ce ne sono alcuni sulla via dell’università. Il campus dell’università si sviluppa lungo il Boulevard Vauban, che è un quartiere in cui ci sono tutti gli edifici dell’università e le facoltà. Lì ci sono uno o due studentati che generalmente non sono male: secondo me sono i migliori perché sei vicinissimo all’università, hai la tua stanza singola, il tuo bagno e, in alcuni casi, anche la “kitchenette” nella stanza. So che ce n’è anche uno un po’ più periferico, a sud del centro, in una zona meno sicura; anche lì hai la tua stanza ed è tutto uguale all’altro studentato. 

Generalmente, in Francia non c’è questa cultura dello studentato: mi sono informata prima di partire e la maggior parte dei francesi va negli appartamenti; per questo motivo sei vai negli studentati il vantaggio è che trovi molti ragazzi internazionali, però devi condividere come minimo la cucina con molte persone.

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

è in centro, più o meno nella zona ovest. Il centro è facilmente raggiungibile a piedi, perciò avrei potuto camminare fino all’università, ma di solito prendevo la metro o l’autobus, che ci mettono circa 15 minuti. Di sera invece spesso andavo a piedi in centro. 

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?

In Erasmus ho sostenuto 7 esami, ma alcuni li ho accorpati per sostituire un solo esame di UniTn: 

  • “Public International Law. Concepts, Principles, Actorsche corrisponde a “Diritto internazionale”, riconosciuti 6 CFU;
  • “French lessons”, utilizzato per farmi riconoscere le competenze linguistiche di una seconda lingua a livello B1 (in questo caso francese), come previsto dal mio corso studi;
  • “Area Studies: Middle East” e “EU Health Policy” non hanno un corrispettivo a Trento, quindi li ho usati per sostituire l’esame “Salute, società e culture” e mi hanno riconosciuto 8 CFU;
  • “War, Terrorism and Violence”, che non ha un corrispettivo a Trento, ma che mi hanno riconosciuto come Attività a scelta, con 6 CFU;
  • “Regional Integration in Africa” e “Politics of Development” non hanno un corrispettivo a Trento; li ho usati per sostituire l’esame “Sociologia dello Sviluppo Internazionale” e mi hanno riconosciuto 8 CFU.
nome dell’esame cfu nome dell’esame cfu
Public International Law. Concepts, Principles, Actors6Diritto internazionale6
French lessons3Competenze linguistiche-Francese (B1)4
Area Studies: Middle East; Eu Health Policy3+3Salute, società e culture8
War, Terrorism and Violence6Attività a scelta dello studente6
Regional Integration in Africa; Politics of Development3+6Sociologia dello Sviluppo Internazionale8

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Mi sentirei di consigliare dei corsi più avanzati, di magistrale; io ho seguito dei corsi previsti per il loro master “Diritto Internazionale” e “World Terrorism and Violence”. Si tratta di corsi più completi, con elaborati, presentazioni e altre attività che mi hanno fatto progredire a livello accademico più dei corsi della triennale che, invece, erano più superficiali, più generali e prevedevano solo una singola presentazione come prova finale. Consiglio quindi di non escludere corsi di anni più avanti, perché sono fattibili e magari permettono di avere più spunti di riflessione. L’unico che sconsiglierei è un corso che ho fatto sul Medio Oriente, che era mal gestito e molto vago, e di cui non ricordo praticamente niente. 

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

Mi è piaciuta tantissimo sin da subito. Già guardando le foto prima di partire mi aveva colpito. Anche se è nel nord, e quindi uno se la immaginerebbe grigia, in realtà è molto giovane, vivace e colorata, con tanti studenti universitari ed eventi. È sia per studenti che per famiglie secondo me, a misura d’uomo: è abbastanza grande – sicuramente più di Trento, e quindi, ha più stimoli, più mezzi di trasporto e via dicendo – , ma se avessi voluto avrei potuto anche viverla a piedi. È una città in cui è piacevole passeggiare.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

Ci sono delle vie e delle zone per uscire la sera, ad esempio c’è una strada che si chiama Rue Solférino che è piena di bar e discoteche. Le due discoteche che conosco meglio sono il Joy e un altra che si chiama Latina Café, in cui c’è musica spagnola. Un altro posto molto bello è situato in Vieux-Ville, il quartiere vecchio della città, e si chiama Café Oz, una catena presente in diverse città (ad esempio a Parigi): è molto bello perché anche se è un bar, si può ballare e si entra gratis. Per mangiare, c’è un posto italiano che si chiama “La Bellezza”, gettonatissimo perché molto aesthetic; per mangiare tipico in centro, invece, ci sono molti ristoranti. Anche vicino alle stazioni ci sono dei posti in cui mangiare bene. 

Come luogo culturale suggerisco il Museo delle Belle Arti, situato in piazza delle Belle Arti.

Io consiglierei anche di viaggiare, visto che Lille è in una posizione ottima. Essendo vicina al confine con il Belgio, c’è un treno che ci mette 35 minuti per arrivare a Bruxelles e in un’oretta si arriva anche a Bruge e Grand; io ho visitato anche Anversa e si può raggiungere anche Parigi in un’oretta di treno, massimo due. Volendo, si può usare anche il bus dato che i Flixbus funzionano molto bene: io li ho presi per fare alcune gite. Insomma, consiglio di sfruttare la posizione della città.

Per quanto riguarda invece lo studio, ci sono delle biblioteche universitarie, ma lì va tanto anche andare nei café per studiare.

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

È molto costoso, soprattutto l’alloggio, nel senso che meno di €500 non si spende: il range di prezzo per l’alloggio è tra i €500 e i €650 in media. La borsa non ha coperto tutto, ma era molto sostanziosa. Ha coperto il mio affitto mensile, però sicuramente c’è stato bisogno di un mio contributo. Il costo della vita in generale è più alto. Un esempio è il cibo al supermercato: se vuoi comprare qualcosa di più sano e biologico o la carne di qualità spendi molto più che in Italia.  

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Vorrei aggiungere un paio di cose che ho dimenticato di dire prima: per quanto riguarda la casa, consiglio di cercarla vicino a Cormontaigne/Vauban, a Rue Nationale o vicino a Euralille. Vieux-Lille anche è una zona molto bella, ma non è adeguatamente collegata coi mezzi, quindi si è costretti a muoversi solo in bici o a piedi. Un’altra zona che consiglierei è la Grand Place e piazza delle Belle Arti, che sono in centro. Sconsiglierei invece di cercare fuori dal centro e nella zona sud del centro, perché sono posti meno sicuri, specialmente per le ragazze. 

Un’ultima cosa che vorrei consigliare è, per chi parte il primo semestre, di andare a vedere il villaggio di Natale che costruiscono in centro verso metà novembre, in cui si possono trovare cibo tipico e altre tipicità della regione. A livello culinario, Lille è molto simile al Belgio quindi, ad esempio, ci sono i waffle e cose simili.

Contatti nel caso si vogliano avere maggiori informazioni:

lisa.pace@studenti.unitn.it  

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