La Bussola del Pinguino – Praga, Studi Internazionali

L’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.

  • Nome e cognome: Chiara Leorato
  • Corso di Studi a UniTn: Studi Internazionali
  • Università Ospite: Karlova Univerzita Praga
  • Periodo accademico in cui si è svolta l’esperienza primo semestre del terzo anno (5 mesi) 
  • Progetto a cui ha aderito Erasmus + 

Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?

Io non ho fatto richiesta per lo studentato perché le strutture erano molto vecchie, lontane dal centro e prevedevano solo la possibilità di camere doppie; ho optato per l’appartamento, che ho trovato tramite gruppi Facebook, dove ho risposto all’annuncio di un ragazzo. Ho accettato perché era l’unico annuncio veritiero, con un prezzo accessibile e vicino al centro che avessi trovato fino a quel momento. Infatti, a Praga ci sono molte truffe, perciò non è facile trovare una sistemazione; la cosa migliore secondo me sarebbe organizzarsi con altri studenti e fermare insieme un appartamento. 

L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?

Per quanto riguarda la posizione, nel sito dell’Università c’è scritto che la sede è in centro, ma in realtà solo quella centrale si trova lì, mente le lezioni e il resto dei campus sono lontani dal centro. Io, ad esempio, avevo più di mezz’ora di metro ogni giorno, e studiavo in edifici vecchi e non bellissimi, perché in quel periodo c’erano molte ristrutturazioni in corso e i corsi erano stati spostati in queste altre strutture. 

Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospite e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di cfu, quanto ti sono stati riconosciuti?

Avendo compilato il mio Learning Agreement più volte, gli esami sostenuti non sono quelli che avevo inserito inizialmente ad aprile. Infatti, ho modificato il piano a settembre perché erano usciti i corsi che l’università avrebbe offerto per quel semestre e due di quelli che avevo scelto erano stati cancellati; successivamente ho apportato un’ulteriore modifica, perché dal sistema risultava che io potessi iscrivermi a determinati corsi, ma in realtà c’era stato un errore informatico per cui in realtà non potevo iscrivermi a questi ultimi. 

Ho sostenuto quattro esami a Praga e ne ho sostituiti a tre italiani: in totale mi sono stati riconosciuti 24 cfu a Trento. Gli esami sono stati i seguenti:

  • “Current issues of post constitutional European integration” (6 ECTS) che corrisponde a “Sistema politico europeo”, per il quale mi sono stati riconosciuti 6 CFU 
  • “Institutional economy” (5 ECTS), che corrisponde a “Politica economica internazionale”, per i quali mi sono stati riconosciuti 8 CFU
  • “Concepts and interpretations of Balkan history” (6 ECTS), che corrisponde a “Storia delle istituzioni politiche” (8 CFU), per i quali mi sono stati riconosciuti 8 CFU.

Poiché i corsi avevano tutti cfu minori di quelli previsti a Trento, ho sostenuto l’esame di “European economic integration”, di 6 ECTS, per pareggiare il numero di crediti esteri e italiani.

Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?

Ci sono due esami che segnalerei: uno di questi parlava dei problemi dell’Unione Europea e analizzava tutte le contraddizioni intrinseche dell’Istituzione, cosa che ho trovato molto interessante. Il mio preferito è stato l’esame di “Concenpts and interpretation of Balkan history”, che tratta di come vengono rappresentati i Balcani dall’occidente e, quindi, analizza tutti i pregiudizi, i falsi miti, il modo paternalistico e rivendicativo in cui vengono considerati; allo stesso tempo, si focalizza su come i Balcani stessi si auto raccontano.  

Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?

Praga è una città bellissima, si vive benissimo e ci sono tantissime opportunità di svago, c’è sempre qualcosa da fare e qualsiasi persona trova qualcosa che combaci con i suoi interessi. La città costa poco ed è organizzata bene, cosa che ti permette di fare tante attività ogni giorno. Praga, inoltre, non è eccessivamente grande.

Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?

A Praga c’è una grande parte culturale con musei, siti storici e gallerie d’arte, ma c’è anche una grande cultura più contemporanea, con mostre ed esibizioni. Ad esempio, a me è piaciuta molto l’esibizione di Mucha, artista ceco del primo 1900 (art nouveau): questa mostra è stata allestita in una piazza, in cui era stata esposta una raccolta di sue opere, e in un’altra sala, in cui le sue opere sono state digitalizzate in un maxischermo, creando una composizione video accompagnata da musica. 

Per quanto riguarda la vita notturna, Praga è decisamente il posto giusto se vuoi fare festa: è piena di pub e la birra costa pochissimo. Per chi apprezza le discoteche, ci sono tantissimi locali con una grande varietà di stili musicali diversi: tecno, commerciale, anni ’80, ogni genere. Per quel che mi riguarda, il posto che preferisco è il Dogs’Bar, il pub dei cani, che è un locale bellissimo perché è “underground” sia in senso figurato -in termini di style- che letterale: infatti, come la maggior parte dei bar di Praga, si trova sottoterra. Al Dog’s Bar fanno musica dal vivo, e puoi stare semplicemente seduto a bere o ballare sulla pista; oppure, se si vuole, c’è anche una stanza piena di calcio balilla dove giocare. 

Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?

Il costo della vita non è troppo alto, ma avendo speso tutta la borsa solo per il costo della casa, il resto me lo sono dovuto pagare da me. Tuttavia, io non ho dovuto pagare alcun libro, perciò alla fine avevo solo spese personali.  

Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?

Allora, sicuramente consiglierei di tenere a mente che il Learning Agreement non verrà mai rispettato, e quindi essere preparati a doverlo modificare due o tre volte. Inoltre, consiglio fortemente di guardare bene i codici dei corsi quando li si inseriscono nel piano di studi. Questi codici sono composti da tre lettere e un numero, e rappresentano la facoltà dove si svolgono i corsi; perciò, è importante conoscerli, perché ci sono vari edifici dell’Università sparsi per la città. Io, ad esempio, seguivo dei corsi alla facoltà di Economia in centro, ma anche altri di Scienze Sociali, che erano fuori dalla città. Dunque, è importante conoscerli sia per organizzare il piano di studi, ma anche per decidere la posizione della casa quando la si cerca. La spiegazione del codice c’è anche sul sito dell’Università.

Tutte queste cose vengono spiegate all’incoming day, ma a settembre, quando ormai si dovrebbe aver già preso una casa. 

Contatti

Email: chiara.leorato@studenti.unitn.it

Instagram: @chiaraleorato 

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