Archivio tag: mario

L’UniversiMario | L’Epitaffio

«Un’immagine, il meme, io sono; mi pone qui Mario, di un ricordo immortale segno durevole.» Mario è morto! Mario resta morto! E la censura l’ha ucciso! Come potrà sentirsi a posto, lui che è il direttore di tutti i direttori? Mario è morto, ma non

L’UniversiMario | L’Oblio

La ricordo come una giornata tiepida, placida, soleggiata. Lo ricordo come un classico venerdì trentino, di quelli che ti sfiancano senza aver bisogno di intromettersi nei tuoi affari personali. Avevo appena finito di ripulire il Lungadige, insieme a una trentina di giovani studentesse, studenti, lavoratrici

L’UniversiMario | L’Orobia

Mi manchi. Magari non saprai cosa fartene di un figliol prodigo, e forse non mi vorrai dar retta, ma fidati, Orobia: mi manchi. Spesso ti insulto pesantemente, giuro solennemente di odiarti a morte, ma intimamente me ne pento, e col pensiero cerco subito di chiederti

L’UniversiMario | L’Ipermario

Sto male forte, lo ammetto. E sto diventando matto a stare dietro a voi, ai vostri capricci. Non vi va mai bene niente. Quando vi lamentate, io non so cosa farci. Mi date del comunista, del democristiano, dell’estremista, del moderato, del buffone, dell’artista, del genio,

L’UniversiMario | L’Anarchia

Mia mamma, all’Università di Trento, non mi ci voleva mandare. In giro aveva letto che nel Dipartimento di Sociologia si erano formate le Brigate Rosse, e non voleva avere problemi. Immaginava potessi perdermi, impazzire, diventare un eversivo e non portare a termine il mio percorso

L’UniversiMario | L’Altra Via

Voterò sempre, perché votare sarà per sempre quanto più si avvicini all’urlo di dolore che vorremmo cacciare di fronte ad ogni ingiustizia. Voterò sempre, perché è stata anche la democrazia a consentire alla mia famiglia di smettere di coltivare la terra, di mandare i figli

L’UniversiMario | L’Immondizia

Al mattino, l’aria di Trento sembra poter cancellare il grigiore dai miei polmoni. Intossicato da uno sporco ventennio di sopravvivenza nella nebbia bergamasca, non posso fare a meno di gioire della serenità del cielo: la foschia compare di rado, e ogni risveglio è una piacevole

L’UniversiMario | L’Italianità

Qualcuno, tempo fa, non si sentiva italiano. I prodi generali delle camicie verdi, che dovevano difendere il Po, bruciare il tricolore e martirizzare Borghezio, durante la finale del Mondiale di Germania si tramutarono in ultras francesi, pronti a morire per la gloria e il trionfo

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