Flussi: pensieri e immagini

Il girasole

C’era un girasole, nessuno mi aveva mai regalato un girasole prima di quel giorno.
Era vivo, così acceso, radicato a suo modo nella terra in cui stava.
Non ho potuto portarlo con me.
Mentre il girasole era lì, sulla mia terrazza, ho viaggiato e visto innumerevoli bellezze, provato emozioni fortissime, una gioia, un amore immenso che fioriva da un grande dolore e come il girasole guardava alla cosa più luminosa che ci sia.

Quando sono ritornata dal mio girasole non c’era più. Aveva cambiato terrazza, non era più nella mia casa.
Non lo poteva accudire nessuno.
Era rimasto ormai solo. Era avvizzito, aveva perso il colore luminoso di quella giornata di sole nella quale mi era stato donato. Non ho più voluto rivederlo quel girasole, era stato uno sguardo sfuggevole, quello.
Ora il suo vaso non c’è più.
Conterrà altre piante, magari un basilico, per gli spaghetti delle 11:30 dei signori anziani da cui era stato portato durante la calura estiva.

Testo: Rebecca Azzolin

Foto: Leonardo Bertoldi

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