Archivio tag: cultura

La meccanica quantistica: oltre il velo di Maya?

Può fare strano iniziare un discorso sulla meccanica quantistica parlando del velo di Maya e di Schopenhauer. Eppure penso che possa essere efficace prendere in prestito qualche idea di questo filosofo per introdurre un argomento che può sembrare difficile e oscuro e sul quale cerchiamo

Che cos’è la struttura originaria?

Che cosa è la struttura originaria? Che cosa significa la-struttura-originaria? Qual è il senso primo e ultimo della cosa? Qual è, per dirla altrimenti, il principio, il fondamento, la struttura appunto, di ogni cosa? Perché è «necessario il dire e il pensare che l’essere sia»

Che cos’è la metafisica?

Che cos’è la metafisica? Che cosa significa questa angosciante e meravigliosa parola «davanti alla quale ognuno, più o meno, si affretta a fuggire come davanti a un appestato» (Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Chi pensa astrattamente?, Edizioni ETS, Pisa 2014, p. 13)? La metafisica è ancora

La lista dell’esistente

Quando ci si imbatte nella domanda “Che cosa esiste?”, la risposta porta con sé una serie di altri quesiti che spaziano in diversi campi del sapere e che ci impongono di andare sempre più a fondo nella ricerca. Da una parte, questa domanda può essere

Al confine tra filosofia e fisica

La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in

La civetta e la talpa

Che cosa significa che «la filosofia è il tempo di essa appreso in pensieri» (Georg Friedrich Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, Laterza, Roma 1999, p. 15)? Che cosa significa pensare il proprio tempo? «Quale il rapporto fra la “civetta” della filosofia, che interpreta in

Il problema del Teeteto

Un problema (dal greco πρόβλημα) rappresenta sempre un promontorio, una sporgenza, un impedimento per il pensiero del filosofo. Ma, quest’ultimo, se vuole davvero essere il filosofo, non può e non deve rinunciare a “venire alle mani” con questo stesso promontorio, con questa stessa sporgenza, con

Siamo ancora capaci di educare?

Asilo nido, scuola elementare, scuola media, scuola superiore, università, dottorato e si potrebbe continuare. È un percorso lungo e trafficato. È un percorso vario, c’è chi studierà lingue, chi si dedicherà alle scienze, chi preferirà gli studi umanistici, chi deciderà di perseguire una strada più

Meglio non essere nati

La storia del pensiero occidentale è profondamente segnata dalla sentenza silenica del “meglio non essere nati” destinata a segnare una volta e per sempre un punto centrale della riflessione filosofica tout court, cioè la priorità del morire sul nascere, del negativo sul positivo, del niente

Dio senza essere?

«Se ancora mi capitasse di dover mettere per iscritto una teologia — ciò cui mi sento talvolta sollecitato — allora il termine essere non dovrebbe assolutamente entrare in scena. La fede non ha bisogno del pensiero dell’essere» (Martin Heidegger, Seminari, Adelphi, Milano 1992, p.207) Jean-Luc

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