Sanremo Hangover – la mattina dopo
È iniziata ieri la settimana di Sanremo 2021, cinque giorni magici che vedranno tutta l’Italia connessa a commentare le performance degli artisti e a non ridere alle battute di Fiorello. Anche l’Universitario seguirà il Festivàl per voi e racconterà a tutti le gioie e i dolori di Sanremo, soprattutto per coloro che devono studiare e andare a lezione e giustamente ad un certo punto si arrendono e vanno a dormire.
La conduzione
Amadeus
Amadeus conduttore non ci fa né caldo né freddo, non lo apprezziamo particolarmente ma gli diamo il merito di dirigere quella che sembra davvero essere l’edizione più difficile del Festival della Canzone italiana.
Voto: 7
Fiorello
La co-conduzione spetta a Fiorello, la cui comicità ha raggiunto il punto più alto con l’elenco dei nomi delle dita dei piedi. Menomale che c’erano le risate pre-registrate, perché a casa non rideva nessuno.
Voto: 5
Ibrahimović
Ibrahimović ogni tanto compare e mugugna stile Lurch della famiglia Addams. Cosa ci faccia al Festivàl è ancora un mistero.
Voto: 4
Matilda De Angelis
Matilda De Angelis: carina, simpatica, ma se vuoi conquistarci sarebbe il caso di evitare di toccarci Anna Oxa.
Voto: 7
Gli ospiti
Diodato
Grande attesa per Diodato che non ci ha delusi facendoci commuovere cantando la canzone vincitrice di Sanremo 2020 e riapparendo dopo mezzanotte con altri due brani. Niente da dire: dovrebbe vincere anche Sanremo 2021.
Voto: 9
Achille Lauro
Il divino Achille ci conquista con il suo stile glam alla Bowie e le lacrime di sangue. Il livello è altissimo e anche Raiplay crasha. Non possiamo che inchinarci a lui.
Voto: 9
Loredana Berté
La regina indiscussa della serata rimane però Loredana Bertè che dopo averci fatto ballare e cantare con un medley delle sue canzoni più famose, ha rapito nuovamente i nostri cuori con un inedito che non può che trasformare l’Universitario in Figli di Loredana.
Voto: 10.000
I cantanti in gara
Arisa
Prima artista in gara ad esibirsi sul palco dell’Ariston. La canzone ci stupisce positivamente, non tanto per il suo significato, ma quanto perché ad averla scritta è stato Gigi d’Alessio.
Voto: 7
Colapesce e Dimartino
Pezzo veramente spaziale. La pattinatrice anni ’80 che esce da dietro è il giusto trash pensato che ci piace.
Voto: 9
Aiello
Rimaniamo spiazzati all’urlo sesso e ibuprofene.
Voto: 4
Francesca Michielin e Fedez
Il rapper milanese se la stava facendo addosso e gli manca il fiato nella prima strofa. Brano banale, in stile tipicamente sanremese che arriverà sul podio. A noi non sconfifera.
Voto: 6
Max Gazzè e la Trifluoperazina Monstery Band
Gazzè ormai un veterano del palco è su un altro livello rispetto a tutti.
Voto: 9
Noemi
Noemi aveva annunciato che avrebbe portato una canzone diversa dalle solite. Ma davero? Per noi sono sempre polipi in gola (cit.).
Voto: 6
Madame
Piedi scalzi e look scintillante, la giovanissima cantante presenta un pezzo dal ritmo molto trascinante e il testo un po’ meh. Non so se ci ricorderemo di questo pezzo.
Voto: 7
Maneskin
La band romana giovanissima fa tanto casino, ma ne devono mangiare di omogeneizzati di sottomarca per fare la storia del rock italiano.
Voto: 6
Ghemon
Il pezzo è dimenticabile e l’interpretazione niente di che. Forse era meglio fermarsi al palco del Sanba.
Voto: 5
Coma_Cose
Il duo ci ha abituato a ben altri standard da questa brutta copia di Albano e Romina (cit. Un amico). Ci andiamo a riascoltare Anima Lattina per ricordarci chi sono veramente.
Voto: 5
Annalisa
Annalisa vuole fare l’indie con un testo che non ha una sintassi chiara (e noi ne sappiamo qualcosa), ma la sua voce pulita da concorrente di Amici non glielo permette fino in fondo.
Voto: 7
Francesco Renga
Anche lui è un veterano del palco di Sanremo, ma questa volta stecca di brutto. Sarà stata l’ora tarda, ma da lui non ce l’aspettavamo.
Voto: 4
Fasma
Il nome da sigla di un sindacato ci incuriosisce, ma tutto questo auto-tune fa male al cuore.
Voto: 6
Giuria demoscopica
L’1.30 si fa sentire anche per loro e la classifica ci spiazza. Fatevi un sonnellino pomeridiano la prossima volta, dai.