FACCIAMO ECO: PAROLE E MUSICA PER L’AMBIENTE

Martedì 14 dicembre al Teatro Sociale si è tenuta la conferenza, con incluso un mini-concerto, “Facciamo Eco: Parole e Musica per l’ambiente” organizzata dalla Fondazione Caritro, un ente filantropico trentino. La Fondazione investe proventi del proprio patrimonio in settori di pubblica utilità, come la salvaguardia dell’ambiente, e promuove costantemente progetti e bandi culturali per sensibilizzare in merito alla cultura ambientale e alla crescita sostenibile della comunità trentina. Ben 522 persone hanno prenotato un posto per assistere la conferenza.

La serata è stata condotta e moderata da Susanna Sieff, una Senior Sustainability Advisor, consulente che propone alle imprese le strategie da implementare all’interno del ciclo di produzione per ridurre le emissioni di CO2. La serata ha visto intervenire vari ospiti. Federica Gasbarro, attivista climatica, laureata in scienze biologiche, vincitrice della borsa Mike Bongiorno. Negli anni ha partecipato come delegata italiana a diverse iniziative promosse dall’ONU sulla salvaguardia ambientale e nel 2021 ha ricevuto il premio CIDU per i diritti umani. Mauro Tozzi, primo ricercatore mondiale del CNR, dottorato in geologia, saggista e conduttore RAI. Infine, la band Eugenio in Via di Gioia, che nel giugno del 2019 ha lanciato su Internet un progetto di piantumazione degli alberi denominato “Proviamo a piantare una foresta” nelle aree colpite dalla tempesta Vaia. Hanno accompagnato la serata suonando alcune delle loro canzoni più celebri e legate al tema, rendendo in un certo senso divertente il tema della crisi climatica mantenendo un tono sarcastico sulla sua tragicità.



La conferenza è stata suddivisa in tre macro-tematiche in cui ciascun ospite ha espresso la propria riflessione o opinione su: COP-26, Comunicazione e Divulgazione ed Impegno nella promozione della conversione sostenibile ed ecologica.

Cominciamo nel riportarvi le riflessioni di Federica Gasbarro e Mauro Tozzi sulle decisioni prese alla COP-26 a Glasgow. Gasbarro e gli altri partecipanti dello Youth For Climate Pre-Cop in tre giorni hanno redatto un documento, che successivamente sarebbe stato consegnato ai delegati presenti alla Cop-26, con le soluzioni generali per gli stati in vista della conversione ecologica. L’ospite ha criticato alcune decisioni prese e la conduzione stessa del meeting, l’atteggiamento paternalistico dei dirigenti verso i giovani, che non consideravano quanto è stato scritto sul documento. Ha proseguito criticando che molte nazioni tenderanno ad aggrapparsi alla sostituzione progressiva del carbone anziché implementare le politiche ambientali, sul mancato versamento dei 100 miliardi di dollari promesso alla COP 15 di Copenaghen alle Nazioni in via di sviluppo per affrontare la crisi climatica e la mancata discussione del Lost and Damages System. Il professore Tozzi ha sollevato delle critiche molto mirate e pesanti verso l’impatto delle industrie petrolchimiche, principali responsabili della crisi climatica. Inoltre, gli Stati che decidono e stabiliscono le linee globali delle politiche ambientali paradossalmente sono quelli che consumano più risorse energetiche a livello pro-capite. Ad esempio, un singolo cittadino statunitense produce 18 tonnellate di CO2 all’anno.

Per quanto riguarda il secondo tema, Comunicazione e Divulgazione, si è discusso di come ridurre il divario tra teoria e messa in pratica delle conoscenze, diffondere maggiore consapevolezza sul problema. Il vocalist della band, Eugenio Cesaro, ha affermato che la comunicazione di massa deve veicolare dei messaggi importanti, raccontando una storia che sproni il pubblico a passare all’azione. Tozzi e Gasbarro si sono focalizzati su come rendere accessibili le informazioni quotidiane, tenendo conto del fatto che i media tendono a dare voce a personalità non competenti in materia.

Per quanto riguarda l’ultimo tema, l’impegno singolo e collettivo, gli ospiti hanno concordato sul fatto che l’esempio singolo conti e sia utile per dare l’esempio ad amici e parenti. Tozzi ha sollevato la necessità per le industrie di creare e implementare modelli sostenibili, per prepararsi alla transizione ecologica. Questo impegno è presente soprattutto nei giovani, preoccupati per i fatti che accadono intorno e pronti ad ingegnarsi per creare soluzioni. Eugenio ribadisce che questi messaggi si devono diffondere ad un pubblico ampio, composto da differenti soggetti, a cui devono essere fornite le stesse basi di conoscenza per poter applicare una conversione sostenibile.

Aggiungo le immagini di questi due grafici mostrati ad inizio della serata:



Il primo riguarda la data dell’Overshoot day in Italia, cioè il giorno ipotetico in cui la Terra avrà esaurito tutte le sue risorse disponibili. Nel 2021 è caduto il 13 maggio. Piccola previsione che vi lascio: quest’anno l’Overshoot day cadrà a marzo o aprile?



Il secondo grafico mostra l’aumento del consumo del traffico dati mondiale, e come potremmo diminuire il tempo su devices e sulle piattaforme social per dimezzare le emissioni di CO2.

Serata magnifica con ospiti di alto calibro e fama che ci hanno informato della situazione che stiamo affrontando e che sta diventando sempre più critica ogni giorno che passa prendendo posizione e cercando di divenire parte del processo produttivo delle imprese e del processo decisionale delle istituzioni.

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