Giovani Protagonisti Attivi

Il racconto dell’evento di Fondazione Caritro accanto ai giovani per #CREAREILFUTURO.

Novità del 17°festival dell’Economia è il “fuori festival”, uno spazio interamente dedicato ai giovani per ispirarli e far conoscere loro opportunità per il futuro. Qui si è dimostrata particolarmente attiva la Fondazione Caritro che il 3 giugno scorso ha ospitato il talk “Giovani protagonisti attivi” ideato come un -citando testualmente le parole del Presidente Carlo Shoensberg- “incubatore e accentratore di talenti”.

Ma facciamo un passo indietro? Cos’è la Fondazione Caritro?

La Fondazione Caritro è un ente bancario privato di utilità pubblica che opera da 30 anni sul territorio trentino gestendo 630milioni di euro di patrimonio ogni anno e che investe principalmente in 4 settori: ricerca, istruzione, cultura e sociale.

Perché? A che scopo porsi come una sorta di precettore moderno, è una “facciata” o un percorso in cui la Fondazione crede veramente? Quali sono i prossimi step al fianco dei giovani? Lo abbiamo domandato direttamente al presidente Shoensberg.

“Sicuramente la “facciata” è molto importante in quanto le fondazioni private vengono interpretate nel modo sbagliato, come enti che gestiscono soldi spesso in modo poco chiaro, ma in realtà non è così e per questo vogliamo raccontarci attraverso varie iniziative sul territorio. Ci rivolgiamo ai giovani perché sono il futuro, “fai fare ai giovani e ti sorprenderanno” si dice. Noi volgiamo accompagnarli e guidarli alla scoperta delle loro potenzialità, stimolare la loro crescita attraverso bandi, finanziamenti diretti e varie iniziative. Investire sui giovani è fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro paese.

Hanno aperto l’incontro il gruppo musicale Terra Matre vincitori del concorso “Music for next generations” e a seguire sono state presentate le imprese Junior Achievement Italia e InVento innovation lab, con le quali la Fondazione Caritro ha realizzato il progetto Green Jobs, oramai alla sua terza edizione. Si tratta di un percorso di autoimprenditorialità green rivolto alle scuole che promuove un modo sostenibile di business e cerca di sensibilizzare e preparare gli studenti attraverso la creazione di mini-imprese in risposta ai problemi ambientali.

Si è poi entrati nel vivo del discorso con lo speach dei due gruppi di studenti di Trento e Rovereto per presentare la loro abilità imprenditoriale. Nello specifico hanno mostrato il prototipo del Solarphone (un caricatore per dispositivi elettronici che si carica attraverso l’energia solare) e un piano per fornire energia in modo sostenibile alle scuole.

Sono state presentate altre due iniziative. La prima patrocinata dal comune di Trento e rivolta agli studenti dal nome “Reagenti, abbiamo voglia di agire?”: un progetto che vuole responsabilizzare i ragazzi e far degli studenti i veri protagonisti, i quali sono una componente essenziale e dotata di grande creatività e voglia di mettersi in gioco.

Infine è stata presentata la Comunità Frizzante, cresciuta grazie al finanziamento vinto con il bando “Welfare km0” della Fondazione, dal motto “fare bevande per fare comunità”. Varie realtà sociali che si sono unite sotto la “Rete della Foresta” e che dall’unione di realtà diverse in un unico territorio creano bibite gasate con progetti partecipati (dalla scelta del nome alla produzione).

Un’esperienza piena di proposte e dinamicità. Una vera e propria full immersion, alla scoperta di realtà emergenti nel nostro territorio all’insegna della green economy reale: cioè nel duplice fine formativo delle nuove generazioni, istradate ad un dinamismo economico legato alla territorialità e che produca un know how spendibile nel futuro, e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali, non solo tramite la divulgazione bensì diventando parte attiva nel creare delle progettualità d’impresa focalizzate al rispetto dell’ambiente e della biodiversità territoriale. Una piacevole realtà che indirizza i giovani verso il mondo produttivo e al contempo rispetta le rinnovate necessità di tutela ambientale, sia in un’ottica territoriale che generale, sicuramente proprie della nostra generazione e del nostro tempo.

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