La Bussola del Pinguino – Pforzheim, Economics and Management
l’Universitario ci tiene ad avvisare che le persone intervistate esprimono innanzitutto la loro personale opinione sull’esperienza fatta. Considerazioni riguardo, ad esempio, una stessa città possono infatti divergere abbastanza da persona a persona. Pertanto, si invita a prendere tali interviste come suggerimenti e impressioni personali, piuttosto che come fedeli fotografie dell’esperienza.
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Nome e Cognome: Valentina Longaretti
Corso di Laurea Unitn: Economics and Management
Università ospitante: Pforzheim University
Semestre: I semestre del III anno (a.a. 2023/2024)
Progetto di mobilità: Erasmus +
Hai trovato posto letto in uno studentato o in un appartamento privato? Se in un appartamento, quali sono stati i criteri con cui l’hai scelto?
L’università ospitante offre dei dormitori a tutti gli studenti Erasmus. Io sono stata particolarmente fortunata perché mi è stato assegnato un monolocale comprensivo di bagno privato e cucina, ma da quel che so non è la regola, poiché i complessi offerti dall’università hanno tutti una struttura diversa tra loro. Mi è stato raccontato di altri studenti collocati in altri dormitori: alcuni si ritrovano in sei persone per piano a condividere bagno e cucina, ad altri hanno assegnato stanze con bagno privato, ma con cucina condivisa tra trenta persone, oppure esiste la possibilità di alloggiare in bilocali per due persone. L’assegnazione purtroppo è puramente casuale, generalmente non puoi esprimere una preferenza, ad eccezione della struttura che offre la camera con bagno privato ma con cucina condivisa. Inoltre, per accedere al servizio lavanderia ti viene fornita una Student Card, che va ricaricata in Università, utile anche per usufruire del servizio mensa o delle stampanti.
L’università è vicina al centro oppure no? Di solito come ti muovevi per andare a lezione o per la città?
Dal mio alloggio raggiungevo l’università in quarto d’ora a piedi, purtroppo però questa non è vicina al centro città perché è situata su una collina a più o meno tre chilometri di distanza. Per raggiungere il centro, era necessaria una mezz’oretta in bus o cinquanta minuti a piedi.
Il mio alloggio e il centro città erano ben collegati dai mezzi, ma purtroppo le corse terminano alle undici di sera, quindi, se si vuole tornare più tardi, è possibile farlo solo a piedi. Altri studentati fortunatamente si trovavano più vicini al centro, ma il mio era quello più lontano. Inoltre, l’università offre la possibilità di acquistare un abbonamento mezzi per studenti: io ho pagato sui 110 euro per sei mesi. Con l’abbonamento era possibile muoversi liberamente per Pforzheim e i paesi vicini, con la possibilità di arrivare quasi fino a Stoccarda.
Quali esami hai dato durante quest’esperienza nell’università ospitante e in sostituzione di quali di UniTN? In termini di CFU, quanto ti sono stati riconosciuti?
Le modalità di svolgimento di ogni esame variano da materia a materia, però generalmente gli esami tedeschi hanno un peso inferiore rispetto a quelli italiani, motivo per cui è necessario seguire tanti corsi da pochi crediti ciascuno. Alcuni corsi prevedevano una normale prova scritta al termine delle lezioni, altri invece richiedevano presentazioni o numerosi lavori di gruppo. Per un esame in particolare, “International management negotiation skills”, nonostante questo valesse solo 2 crediti, abbiamo dovuto sostenere numerose prove: simulazioni di negoziato, test a crocette, esercizi e altri assignment. Generalmente in base alla mia esperienza posso dire che gli esami tedeschi hanno un’impostazione più pratica rispetto alla nostra, mentre per quanto riguarda le modalità di svolgimento delle lezioni, dipende molto dal professore con cui ti relazioni. Tuttavia, anche se alcuni docenti seguivano un’impostazione tipicamente frontale, ho trovato le lezioni molto più interattive di quelle italiane. Con altri professori, più informali e alla mano, siamo stati più coinvolti nello svolgimento della lezione, dato che ci ponevano molte domande o ci incoraggiavano ad aprire un dibattito di gruppo.
TITOLO DELL’ESAME SOSTENUTO ALL’ESTERO | ECTS | TITOLO DEL CORSO UNITRENTO | CREDI TI IN CARRI ERA |
Innovation Management | 3 | Industrial Economics | 6 |
Supply Chain Management 1 | 3 | Industrial Economics | |
Investment Controlling | 3 | Corporate Strategy | 8 |
International Management and Negotiation Skills | 2 | Corporate Strategy | |
Strategic Management | 3 | Corporate Strategy | |
Leadership & Organizational Behavior | 6 | Leadership & Organizational Behavior (a scelta libera) | 6 |
Ci sono esami particolarmente interessanti che vuoi segnalare?
Un esame che mi è piaciuto molto e che consiglio è “International management negotiation skills”, molto interattivo e stimolante, soprattutto durante i lavori di simulazione. Inoltre, per chi è appassionato di finanza, c’è “Financial management”, un corso completo e con un ottimo professore di cui mi hanno parlato molto bene.
Se dovessi sconsigliare un esame, credo sarebbe “supply chain management” poiché ho trovato il lavoro di gruppo assegnatoci dal professore poco formativo e superficiale.
Qual è stato il tuo primo impatto della città? Come la descriveresti?
Oserei dire un po’ isolata, anche perché è una città industriale. Gli studenti di solito provengono delle città vicine e frequentano Pforzheim unicamente per l’università. Lì vivono principalmente famiglie o anziani, dunque il primo impatto è stato un po’ destabilizzante, poiché non è una città molto giovanile. In più noi studenti Erasmus siamo arrivati qualche giorno prima della Welcome week e fino ad allora siamo rimasti un po’ dispersi.
Quali luoghi, ludici e culturali, segnaleresti?
Pforzheim è conosciuta soprattutto come “la città dell’oro” e le attrazioni del posto, come il museo dell’oro, rimandano soprattutto a questo elemento. La città in sé e il centro non sono male, ma non ci sono molti posti da frequentare, l’unico dove andavamo spesso era l’Irish Pub. Ci sono anche altri localini in città, ma si animano soprattutto per delle festività in particolare. A volte andavamo a Karlsruhe se volevamo ballare, dato che le discoteche si trovano principalmente lì.
Poi a mezz’ora di treno c’è Stoccarda, una città molto bella dove generalmente molti vanno a fare shopping. Ci si muove facilmente da Pforzheim ma bisogna sempre tenere presenti i frequenti disservizi dei treni, che spesso fanno grandi ritardi o vengono cancellati.
Come valuti il costo della vita in quella città? L’ammontare della borsa di studio è stato sufficiente?
Il costo della vita è più o meno simile a quello di Trento e la mia borsa di studio, da 500 euro, riusciva a coprire tutti i costi. I dormitori avevano prezzi vari che andavano dai 230 ai 350 euro in base al dormitorio dove ti collocavano; il mio era il meno costoso perché era quello più lontano dal centro ed ero al quinto piano senza ascensore, quindi pagavo 271 €, poi aumentato a 290 da febbraio. Riuscivo a coprire tutte le spese extra, a viaggiare molto e anche fare attività fuori.
Vuoi aggiungere qualcos’altro o dare qualche consiglio riguardo la tua esperienza?
Se si considera la destinazione in sé, quindi la cittadina, direi che può sembrare una meta da sconsigliare, però calcolando il fatto che l’università è molto buona, i professori sono molto disponibili, così come gli studenti tedeschi, i costi bassi dei dormitori e la possibilità di viaggiare tanto, direi che nell’insieme è una bella esperienza. Certamente abbiamo vissuto meno la città, però abbiamo viaggiato molto ed è sicuramente un’esperienza diversa rispetto a chi studia in una grande città. Tutto dipende da ciò che uno cerca in un periodo di mobilità all’estero.
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